di Silvana Iannaccone
Non una semplice cioccolateria, ma un luogo ricco di storia e di cultura. Per parlare di arte del cioccolato a Napoli bisogna compiere un viaggio indietro nel tempo fino al 1920 quando, in via Chiaia 237, Isidoro Odin, giovane cioccolatiere di Alba, e Onorina Gay inaugurarono la loro prima bottega. Le scorzette di arancia ricoperte di cioccolato fondente, i wafer, le noci e le ghiande ripiene di morbide creme, i Gianduiotti, gli Imperiali, gli Amori, i Chicchi di caffè, le Africanelle contribuirono da subito al successo.
Cosa sia diventata oggi Gay-Odin è noto e la storica sede, dopo venticinque anni e un lungo intervento di restauro, ha riaperto le porte agli amanti del cioccolato lunedì 17 febbraio. Un gioiello di Art Nouveau nel cuore di Napoli, a pochi passi dall’iconica Piazza del Plebiscito, ridonato alla città nel suo splendore originale per volere della famiglia Maglietta, alla guida dell’azienda dalla fine degli anni Ottanta.
I ricordi riaffiorano nella mente di chi ha qualche anno in più e associa un momento di gioia per ogni ingresso in cioccolateria. In vetrina, infatti, ci sono tutte le creazioni che hanno reso celebre il laboratorio artigianale realizzate seguendo le ricette segrete di Isidoro Odin. Una novità è l’installazione di un banco gelato con carapine in vecchio stile per la somministrazione delle creme fredde, tutte ispirate ai cioccolatini della casa. Immancabili i prodotti di punta Gay-Odin, come il Tronchetto di Cioccolato Foresta, fiore all’occhiello diventato un unicum per la sua inimitabile lavorazione manuale, il Vesuvio di Cioccolato, una vera e propria opera d’arte con crema gianduia realizzata su disegno dell’architetto Fabrizio Mangoni per celebrare la città di Napoli, e le intramontabili tavolette disponibili in 17 diverse varianti.
L’eleganza dell’ambiente non passa inosservata. Grazie al meticoloso intervento di restauro sono stati recuperati il mobilio e le finiture d’epoca caratterizzati dal tipico elemento naturalistico e floreale dell’Art Nouveau con intarsi che rievocano bacche e fave di cacao e impreziositi da finiture di pregio. Uno piccolo scrigno che va ad aggiungersi alle altre sedi storiche della Gay-Odin.
La ricerca delle materie prime, la lavorazione di ogni singolo prodotto, l’uso di antiche attrezzature restaurate e riadattate rendono intramontabile il fascino dello storico marchio artigianale. Bentornata in via Chiaia piccola bottega di felicità.
Gay-Odin
Via Chiaia 237, Napoli
www.gay-odin.it
Scrivi un commento