di Ivana Carandente Giarrusso

Lo scorso sabato 18 Gennaio si è tenuto nel bucolico scenario di Casa Lerario, a Melizzano (BN), il secondo appuntamento del nuovo ciclo di pranzi d’autore, organizzato oramai da anni dal titolare della farmhouse beneventana, Pietro Lerario.

 

Con un ticket di 60 euro, vini inclusi, i fortunati ospiti hanno potuto degustare un menù ideato per l’occasione dallo Chef Salvatore Bianco, oltre a godersi un’intera giornata immersi nella natura a solo un’ora da Napoli.

 

Ma cominciamo dalla struttura: un accogliente casale immerso nel verde ai piedi del monte Taburno, proprio nel cuore del Sannio. Sogno del napoletano Pietro che, al principio degli anni ’80, si innamora di un piccolo appezzamento di terreno, lo acquista e, nel corso dei successivi quarant’anni, riesce a mettere insieme ben 13 ettari e mezzo di proprietà, oggi cornice della tenuta e fonte di preziosissime materie prime a km 0 per il suo ristorante. È proprio da questi orti, infatti, che la signora Tatiana, Resident Chef nonché madre di Pietro, si approvvigiona per dare vita ai suoi piatti semplici e genuini, basati proprio sulla stagionalità dei prodotti. Ma non è tutto: anche la carne, i formaggi e gli affettati che completano i menù proposti da Casa Lerario, derivano dai propri allevamenti bovini e suini.

Dunque, menù fissi legati alla stagionalità dei prodotti da degustare durante il week end in tutta calma, dimenticando a casa l’orologio, magari davanti al camino nel suggestivo ristorante.

 

La lungimiranza di Pietro, tuttavia, non si esaurisce nell’agriturismo, né tantomeno nelle camere che lo corredano e che offrono agli ospiti la possibilità di immergersi completamente nella natura beneventana. Il suo progetto dei pranzi d’autore, intrapreso una decina di anni fa, continua a dare lustro alla struttura ed a permettere agli avventori di assaggiare le proposte di chef famosi che, anno dopo anno, lasciano il loro segno nella cucina e sulle tavole di Casa Lerario.

 

Lo scorso sabato è stata la volta del campano Salvatore Bianco (Torre Del Greco, classe ’78): dopo una lunga esperienza con Gualtiero Marchesi all’”Albereta” in Franciacorta ed all’”Osteria dell’Orso” a Roma, il giovane chef dirige per dieci anni la brigata del ristorante “Il Comandante” al Romeo Hotel di Napoli, dove ottiene da subito una stella Michelin, prima di approdare in qualità di Executive Chef, lo scorso aprile, alla “Terrazza” del pentastellato “Hotel Eden” di Roma.

Il menù degustazione di 4 portate, corredate da un amuse-bouche e da un predessert ideati dallo chef in loco, ha portato sulle tavole dei commensali delle ricette storiche che lo hanno reso famoso, come il suo “spaghetto orzo, caffè, ghiande e tabacco” (un mix di ingredienti che, come in una sorta di pozione magica, riuscivano a ricreare al naso i sentori di un tartufo, che pure non era tra gli ingredienti del piatto) ed altri ispirati alla territorialità ed alla stagionalità dei prodotti messi a disposizione dello chef da Casa Lerario, come:

  • cavolfiore e pepe rosa”,
  • agnello al quadrato”,
  • barbabietola e cioccolato affumicato”.

 

Il tutto accompagnato da una selezione di oli e di vini dell’Azienda Agricola Monserrato, sempre rigorosamente locale.

Per quanto concerne gli oli, merita menzione “ORTICE”, da monocultivar omonima, simbolo dell’ovicoltura del Sannio: fruttato, intenso ed erbaceo, con un gradevolissimo amaro al palato sostenuto da una viva piccantezza.

Per quanto concerne i vini, invece, sono stati degustati, in abbinamento ai piatti dello chef:

  • METODO CLASSICO da falanghina e fiano con 24 mesi di sosta sui lieviti (la prima annata commercializzata dall’azienda);
  • LEVATA falanghina IGP 2023 (il 50% affinata in acciaio sulle fecce fini ed il restante 50% macerata in anfora per 5 giorni a contatto con le bucce ed affinata per 4 negli stessi tini);
  • RINTOCCO Campania Rosso IGT 2023 (blend di Aglianico, Camaiola e Merlot vinificato ed affinato in acciaio);
  • BARBERA IGT Beneventano 2022 (camaiola in purezza macerato per 5 giorni a contatto con le bucce e successivamente affinato 6 mesi in anfora prima dell’imbottigliamento).

 

A questo punto non resta che anticiparvi il prossimo appuntamento con i pranzi d’autore a Casa Lerario, che si terrà sabato 22 febbraio e vedrà protagonista la chef stellata Stefania Di Pasquo di “Locanda Mammì” di Agnone (IS).

 

CASA LERARIO

Contrada Laura, 6, Melizzano (Bn)

www.casalerario.it

tel. 0824 944018 – 360 847848

info@casalerario.it