Si dice che “La gastronomia è l’arte di usare il cibo per creare felicità”, e varcando la soglia di Brigida è impossibile non provare questa emozione.
Brigida Cucina Napoletana, nel cuore pulsante della città partenopea, è un’osteria contemporanea, un universo di sapori, colori e tradizioni che si intrecciano in un mosaico di piaceri culinari. È un viaggio nel passato, un racconto sussurrato tra gli aromi, qui non si aggiungono solo ingredienti, ma soprattutto un pizzico di memoria e una manciata di ricordi. Un’autentica osteria di altri tempi, accogliente, familiare e rassicurante.
Entrando da Brigida, ci si ritrova catapultati nella Napoli dei primi anni del novecento, crocevia di artisti e letterati, nell’omonima via Santa Brigida, cuore della Napoli della Belle Époque. Seduti ai tavoli sembra quasi ascoltare la musica che proviene dal celebre Salone Margherita, primo Cafè chantant d’Italia, situato a pochi passi, nella parte sottostante alla Galleria Umberto I, fulcro della cultura e della mondanità cittadina. Un viaggio nel tempo in quell’epoca d’oro del caffè-concerto che coincise con quella della canzone napoletana, rivivendo quella straordinaria temperie artistica e culturale, la Napoli a cavallo tra Otto e Novecento, raffinata, colta ed europea.
Ma chi è Brigida? siamo andati a scoprirlo insieme a DipuntoStudio durante un gustoso press lunch di presentazione per svelare la sua vera anima e il suo volto, quello di Gianluca Amoroso, moderno oste e padrone di casa con una lunga esperienza nel campo della ristorazione.
Con passione e sentimento, Gianluca ci racconta ogni piatto in carta che cela una storia fatta di tradizione, famiglia e convivialità. In prima persona con i cuochi sviluppa ricette e proposte, selezionando ingredienti e materie prime di stagione, andando alla ricerca di artigiani e piccoli fornitori del territorio.
Brigida è un’osteria contemporanea, guarda al passato ma con l’occhio e il gusto nel presente, rievoca immagini ed emozioni, porta in tavola vecchie ricette ritrovate e tramandate dalle nonne, sapori ricchi e autentici, frutto di una tradizione culinaria antica e genuina, ma con un fare contemporaneo. Una cucina che non rincorre le mode, ma si presenta nella sua vera essenza, puntando ai piatti iconici della tradizione napoletana come Pasta e patate, ziti alla genovese, minestra maritata, trippa con patate, alici fritte e peperone ‘mbuttunato. Come il menu anche la carta dei vini è prettamente campana, vero elogio al territorio.
Il piatto iconico di Brigida, frutto delle ricerche di Amoroso, è lo Spaghetto alla Gravunaro, un piatto povero della tradizione partenopea, una sorta di puttanesca in bianco, preparato con mollica di pane insaporita con acciughe, capperi, olive e pinoli. Una ricetta, oggi meno conosciuta rispetto ad altre della tradizione napoletana, ma con una storia antichissima. Ideato da qualche massaia per sfamare i venditori di carbone che giravano per i vicoli di Napoli, divenuta simbolo dell’ingegno dei napoletani di creare, anche in tempi di difficoltà, qualcosa di straordinario con pochi ingredienti a disposizione. Ad anticipare l’arrivo della portata il rito della bavetta che viene avvolta dal personale di sala intorno al collo dell’ospite per potersi abbandonare completamente al piacere dell’assaggio. Un tuffo nelle emozioni pure della cucina, che ci trasporta in un mondo di sensazioni e di sapore.
Brigida Cucina Napoletana, nasce dalla passione, dai sacrifici e la lungimiranza di Gianluca Amoroso con il socio Michele Caruso. Il locale, progettato da Generoso Di Palma, accoglie con colori morbidi e caldi: un verde pastello fa da sfondo a boiserie di legno laccato verde muschio e rosso, i pavimenti ripropongono la graniglia delle case di un tempo, le luci concorrono alla giusta atmosfera. Tutto è ben studiato ma con estrema semplicità e una sobria eleganza. Due sale e una cucina a vista, boiserie, tovaglie a quadri e seggiole di legno, alle pareti catturano lo sguardo fotografie d’epoca e stampe: ci si perde tra volti iconici di illustri partenopei da Eduardo a Totò e Troisi, da Carosone a Murolo, all’immortale Maradona.
In occasione del pranzo riservato alla stampa, siamo stati deliziati con portate fortemente legate alla tradizione, che rivelano tutta l’attenzione dedicata alle materie prime e alla stagionalità, a partire dal tris di antipasti composto da Canapaccio affumicato, Peperone ripieno, Alici “alla pollastriello” ripiene con salsa di pane, e la Bruschetta infornata con pomodorino del piennolo del Vesuvio, fragrante pane cafone cotto in forno a legna con le scorze di nocelle. A seguire la Zuppa di lenticchie di Controne e castagne, un piatto caldo e avvolgente perfetto per le giornate più fredde d’autunno.
Poi i due primi piatti, Spaghettone alla Gravunaro e il Raviolo in salsa di scarpariello, tripudio di emozioni, colore e tradizione che qui si respira tutta. Dulcis in fundo un’aromatica e soffice Torta all’aglianico con crema gialla e immancabile la Tazzina di caffè con babà che ci ha riportato sulle note della canzone ’A tazze ‘e café, scritta da Giuseppe Capaldo nel 1918, interpretata tra gli altri anche da Roberto Murolo, dedicata alla bella e scontrosa Brigida, cassiera di un bar che come una tazzina di caffè…sotto tenite ‘o zzuccaro, e ‘ncoppa, amara site…rivisitata con un finale diverso per la combinazione del soffice e docissimo babà in superficie.
Brigida è quella piccola oasi di napoletanità, quella casa accogliente dove accomodarsi per riscoprire quella genuinità ormai persa nelle grandi città.
BRIGIDA CUCINA NAPOLETANA
Via Santa Brigida 49, Napoli – Tel. +39 342 653 2720
Aperto dal lunedì alla domenica, a pranzo e cena.
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