di Roberta Porciello

Un altro tassello del puzzle culinario firmato Ciro Savarese: Ciro Savarese Lab. Siamo ad Arzano e, a pochi passi dalla pizzeria Pizzeria Ciro Savarese, parte un nuovo progetto imprenditoriale, un laboratorio di 90 mq interamente dedicato alla produzione artigianale “top quality” di fritti della tradizione napoletana per forniture ad aziende ristorative di tutta Italia.

La proposta è già molto ampia con 15 tipologie di fritti (3 crocchè, 8 frittatine e 4 arancini) che il cliente finale deve solo rivestire con la giusta panatura e friggere.

Il primo brindisi, un calice di La Rocherie Vouvray Mèthode traditionelle brut 2020, lo facciamo proprio all’interno del laboratorio degustando i nuovi prodotti, una goduria per gli occhi e per il palato: Crocché, Frittatina classica e Frittatina salsiccia e friarielli (ammetto il bis…non potevo fare altrimenti). Andiamo poi in pizzeria dove Ciro e la sua brigata sono, come sempre, impeccabili; gentilezza, cura per il cliente e attenzione ad ogni dettaglio sono la loro caratteristica…trascorrere del tempo lì è veramente piacevole. Anche in pizzerie le novità di Ciro e la sua voglia di sperimentare e studiare non mancano con il nuovo menù Evoluzioni, un calice di Coteaux Bourguignons Gamay 2017 di  Pascal Marchand-Tawse accompagna un equilibrato e armonico boccone, un Mini Bun (con farina multicereali) Genovese di cipolla ramata di Montoro e pecorino romano Dop. Un tris di pizze con tre impasti, partiamo dalla Regina Margherita Pomodoro San Marzano Dop schiacciato a mano, mozzarella di bufala campana Dop, scaglie di parmigiano reggiano Dop e olio evo, con impasto napoletano tipo 0, tradizione e innovazione, abbinato ad un intramontabile Asprinio d’Aversa brut di  Quartum Cantine Di Criscio. Una pizza in pala con impasto con prefermento biga tipo 1, ed è: “Iberica” Fior di latte, crosta di parmigiano reggiano Dop, salsa di pomodoro giallo, stracciata di mozzarella, pepe e prosciutto crudo iberico tagliato dal cortador in sala…ragazzi sublime, un perfetto equilibrio di croccantezza, gusto e armonia…bis assicurato e plauso d’onore. In Abbinamento uno Champagne Reserve brut Sans Année. Proseguiamo con un padellino con impasto con lievito madre e farina tipo 1, “Brace” con crema di patate dolci alla brace, prosciutto cotto Branchi, bufala affumicata di Latte Nobile dell’Appennino campano e crema di porro alla brace; soffice e alveolata una nuvola di bontà. Per finire “Come un panettone” un padellino dolce con frutta candita e vaniglia ricoperto con lamelle di mandorle, miele al tiglio e confettura di albicocca del Vesuvio “crisommola” accanto un Ramandolo Docg 2021- Filippon.

Una piacevolissima riconferma, una gran bella famiglia che riesce a portare avanti insieme ai due figli un progetto ambizioso ma molto lungimirante.