di Roberta Porciello
Alla classica frase “Cono o Coppetta” …Pina risponde “al piatto”! Ebbene si, questo si può solo da Pina Molitierno, maestra gelataia che da pochi mesi ha riaperto, affiancata in questa rinascita imprenditoriale dal dott. Giuseppe Molfino, la sua gelateria a Caserta.
“La Fenice Gelateria & Yogurteria Artigianale”, mai nome fu più azzeccato, è un piccolo angolo di gusto, piacere, attenzione al buono e di rinascita…si passa dalla colazione al dopo cena…una vera droga. Pina è un vulcano di idee, riesce con passione e lavoro a creare gelati con i più disparati ingredienti; abbiamo avuto prova della sua bravura qualche giorno fa. Un percorso di degustazione da leccarsi i baffi; siamo partiti con una “Focaccia con gelato al parmigiano”, una goduria, un boccone che è un gioco interessante di consistenze e di temperature che ne fanno un “piatto” piacevolissimo. Abbinato alla focaccia un Sorbetto alla Birra, fenomenale; vedremo Pina cosa caccerà dal cilindro. Si passa al “Pancake con gelato amaretto e zucca”, sfizioso e interessante l’accostamento anche se in questo “piatto” la zucca ne esce un po’ malconcia, sopraffatta dall’amaretto. Abbinato al pancake il Sorbetto al Mojito (il mio preferito): fresco, piacevole ed armonico in ogni suo componente. Abbiamo avuto modo di provare anche uno dei suoi semifreddi Veg, richiesti e molto graditi dal pubblico, ed è Semifreddo glassato al mirtillo, un boccone di bontà. I suoi gelati “più classici” li abbiamo provati con i dolci di Biagio Martinelli ed è subito un’accoppiata vincente; da aversana doc Pina ci propone una Polacca (e che Polacca!) con un perfetto gelato crema e amarene. Un turbinio di gusto e piacevolezza che prosegue con la brioche col tuppo di Martinelli e il gelato di Pina, trentasei vaschette con gusti golosissimi, da quelli più tradizionali a quelli gastronomici che ruotano con una maggiore frequenza.
Scommetto una coppetta che il gusto che attirerà per primo la tua attenzione sarà il “Buffoncello”, gelato signature, preparato con latte di bufala e limoncello. Per me è stato Fondente e Nocciola…ragazzi un gelato mondiale! Il segreto?? Materie prime selezionate in modo quasi maniacale e produzione a basso impatto ambientale grazie alla scelta di macchinari di ultima generazione che permettono un risparmio idrico ed energetico del 40% rispetto ai macchinari tradizionali. A ridurre ulteriormente i consumi energetici anche l’impiego di quantità di zucchero più ridotte con cui è possibile tenere meno bassa la temperatura della vetrina.
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