Gli artisti Gianni Moramarco e Fatima Trotta omaggiano Napoli e Sophia Loren con icone dei fumetti, che scavano nella psiche
Supereroi prendono vita nella galleria borbonica di Napoli: Pulcinella con il volto di Joker, Batman a cena con Catwoman, e poi c’è anche la bizzosa Harley Quinn. Sabato 10 dicembre alle 19:30 si apre la mostra evento “Ieri, oggi, domani” di Gianni Moramarco e Fatima Trotta, organizzata da Visivo Comunicazione. Un omaggio alla città e a Sophia Loren, attraverso fumetti viventi, che parlano napoletano e che rappresentano provocatoriamente le debolezze umane. Un fiume di suggestioni nei cunicoli della galleria, con le installazioni scenografiche dell’artista torinese Gianni Moramarco, che si animano attraverso le performance live dei ballerini della Mart Dance Company coreografati da Marco Auggiero.
Fatima Trotta attrice e scenografa, svela la sua passione per il mondo dell’arte e del design, portando in città le opere di Moramarco, considerato uno dei più originali fenomeni artistici del momento. «Sono venuta in contatto con la sua arte, mentre ero a Milano in una nota galleria – spiega – mi hanno subito affascinato i suoi supereroi pop, immersi in contesti e atteggiamenti assolutamente ordinari in cui tutti possiamo identificarci. L’ho voluto conoscere e portare a Napoli, e grazie all’intuizione di Ludovico Lieto e Valeria Viscione esponiamo le sue opere nella galleria borbonica».
Nei suoi lavori, che creano un’attenzione immediata e per certi versi infantile, è spesso presente un fenicottero, simbolo dell’arte di Moramarco. In galleria esposte anche delle originali borse griffate dipinte sui mattoni. «Il fenicottero è un soggetto a cui sono molto legato – commenta Moramarco – è presente anche nelle opere che porto a Napoli, in un connubio perfetto, in quanto immagine positiva e di buon auspicio. Il mattone brandizzato invece, rappresenta ironicamente l’economia». L’arte qui si fa dissacrante, ironica provocatoria e soprattutto coinvolgente. «Nelle opere di Moramarco ritroviamo fondali spettacolari, prosceni museali, città metropolitane, luminose vetrate gotiche – spiega l’organizzatrice Valeria Viscione – strutturati con un ordine di forme mai casuali».
Con la scelta del titolo, la mostra è sì un omaggio a Sophia Loren e a Marcello Mastroianni, ma è anche la storia della Galleria (ieri), il presente della città di Napoli (oggi) e l’arte che guarda al futuro (domani).
«Finalmente i grandi eventi tornano ad animare la galleria sotterranea – commenta soddisfatto Gianluca Minin, Presidente dell’associazione Borbonica Sotterranea – stavolta è l’arte “pop” a spiccare tra cimeli e oggetti ritrovati, apparteniti a coloro che abitavano i percorsi sotterranei per proteggere la loro vita, durante i bombardamenti».
Opere tridimensionali, che attraversano l’immaginazione e mettono in discussione una storia che tutti conoscono, ma che nessuno ha il coraggio di raccontare. «Le viscere della terra sono lo scenario di uno spettacolo performativo mai visto – ribadisce l’organizzatore Ludovico Lieto – dove il pubblico è immerso in una realtà onirica in cui i personaggi delle opere prendono vita muovendosi tra la folla». A corollario della mostra un party esclusivo con angolo gourmet, con i finger food di I love tartare e i vini delle Cantine Sorrentino. Partner dell’evento: Liu Jo luxury collection, Centro Aktis, Studio Guarino, Isigest, La bevanda del Re, Noemi V., Riquadro galleria d’arte, Bifulco Ceramiche, Make-up academy di Antonio Riccardo.
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