La serata evento per la presentazione del CALENDARIO DI MEO 2022 “Napoli – Torino: Capitali si nasce”

La Venaria Reale di Torino ha ospitato sabato 30 ottobre la serata evento per la presentazione del Calendario Di Meo 2022 “Napoli-Torino: Capitali si nasce”, promosso e realizzato dall’Associazione Culturale “Di Meo vini ad arte” presieduta da Generoso Di Meo.

Oltre cinquecento ospiti provenienti da tutta Italia ed Europa hanno celebrato con i fratelli Roberto e Generoso Di Meo la ventesima edizione del progetto che ogni anno, come un Grand tour, racconta per immagini una grande capitale del mondo. Dopo Berlino, Parigi, Firenze, New York, Lisbona, Istanbul e tante altre, quest’anno è stata la volta di Torino.

La Reggia di Venaria, tra le più belle residenze sabaude, ha aperto le porte alle ore 20 in uno speciale allestimento che ha evocato gli antichi rituali di caccia. Suoni di tromba, timpani e corni da caccia hanno accolto gli ospiti nel maestoso cortile d’onore, tra zampilli di fontane e luci e le tende-pagoda di Guido Toschi. Ad esibirsi l’Accademia di Sant’Uberto, associazione culturale che da metà degli anni novanta si impegna nella valorizzazione delle residenze reali torinesi mediante concerti e progetti musicali, che insieme ai suonatori dell’Equipaggio della Regia Venaria hanno proposto una brillante interpretazione di Le Fanfare.

All’aperitivo servito nella Sala di Diana è seguita la cena di gala nella imponente e scenografica Galleria grande, capolavoro di architettura settecentesca: 80 metri di salone con tavole imbandite per l’occasione con trofei di fagiani e altri volatili.  Al centro della Galleria protagonista indiscussa è stata l’imponente scultura dell’artista torinese Paolo Grassino: due grandi cervi in alluminio. Nei piatti tante proposte tipiche della cucina piemontese – a cura di Mela & Grano – e nei calici i vini della famiglia Di Meo, interpretazioni autentiche dei territori irpini.

In tema caccia anche gli ospiti, gli uomini in black tie e le donne in abito da sera, tutti con accessori ispirati al mondo della caccia: singolari copricapi in piume, stole di volpe e cinghiali, corni, mantelli. Da sempre l’evento Di Meo si contraddistingue per le mise eccentriche e raffinate degli ospiti. Tra gli altri, presenti: Evelina Christillin, Gabriele Galateri di Genola, Cesara Buonamici, la principessa Maria Gabriella di Savoia, la Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, Arturo Artom, Luisa Beccaria, Antonella Boralevi, Angelo Bucarelli, Marilù Gaetani d’Aragona, Massimo Listri, Fernando Mazzocca, Daniela Remmert, Cecilia e Maria Teresa Cordero di Montezemolo.

Il Calendario 2022, edito in 5000 copie, racconta la città di Torino attraverso le foto di Massimo Listri (www.massimolistri.com), indiscusso maestro della fotografia d’architettura, e attraverso il contributo critico di illustri studiosi e di personaggi del mondo della cultura: Alessandro BarberoGiovanni De LunaAngela TecceMaurizio de Giovanni, Evelina ChristillinMario MartoneFernando MazzoccaVittorio Del TufoMario EpifaniArabella Cifani, Pietro Passerin d’Entreves, Sergio Pace, Maria Gabriella di Savoia, Andreina Galleani d’Agliano.

 

Di pagina in pagina sfilano i luoghi emblematici della città come la Palazzina da caccia di Stupinigi, il Castello del Valentino, la Sala del Senato di Palazzo Madama, il Castello di Rivoli, la Cappella della Sacra Sindone, i Bagni di Carlo Alberto al Castello di Racconigi riaperti proprio quest’anno al grande pubblico.

 

<Ho scelto Torino capitale del Regno Sabaudo, la cui politica fu decisiva per la nascita della moderna nazione italiana e per il successo degli ideali Risorgimentali, in quanto mai come in questo periodo mi appare necessario tornare a riflettere sui principi fondanti e sulla storia del nostro Paese, per ritrovare le ragioni in parte appannate di unità e per riuscire a reagire alle angosce del presente>, spiega Generoso Di Meo, Presidente dell’Associazione Di Meo Vini ad Arte. <Il senso generale di questa iniziativa e il suo significato più profondo risiedono nella ricerca di assonanze possenti o sottili tra le città, di legami talvolta importanti e altre volte inattesi, intessuti tra ambiti culturali differenti, per contribuire a una migliore conoscenza reciproca ed affermare l’importanza del dialogo tra i popoli e tra le diverse culture>.

 

Ogni calendario è il risultato di un anno di studio, di ricerche, di incontri e di incredibili scoperte e ri-scoperte come il dipinto di Massimo d’Azeglio “Lo studio del pittore a Napoli”, conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Torino, che fa da frontespizio al Calendario stigmatizzando con immediatezza e poesia quel gioco di corrispondenze tra Napoli e Torino.

 

Info

 

http://www.dimeoviniadarte.it/