Di Maria Grazia Narciso
E’ mercoledì, l’aria dolce di settembre muove la serata, c’è voglia di rientro e di sane abitudini. Una pizza in compagnia è sempre un ottimo check point per ristabilire le priorità e ridare dignità a un’agenda scompigliata dalle vacanze (la mia di sicuro). L’invito di Teresa Caniato, Ufficio Stampa di Gusto Marigliano, a vivere la nuova pizzeria ristorante in via Medina, strada che interseca Piazza Municipio, è di una sincronicità perfetta.
Accoglienza schietta, calore e cura dell’ambiente raccontano la vocazione di una famiglia padrona del mestiere da generazioni. Antonio ha imparato da piccolo a preparare la pizza osservando papà Raffaele impastare a vico Soprammuro. Ma la passione, si sa, non è mai sterile e nel 1995 prende vita l’Antica Pizzeria Marigliano, che a sua volta genera, dopo dieci anni, Terrazza Marigliano una nuova pizzeria nella suggestiva cornice del lungomare di Agnone Cilento grazie ad Antonio e la figlia Raffaela.
Galeotto fu il Cilento e Raffaela insegue una nuova visione con il proprio compagno, Antonio Marseglia, assieme al quale apre Gusto, ristorante pizzeria sul lungomare di Agropoli, che strizza l’occhio ad una clientela più esigente. Ma la progressione genealogica non si ferma. A distanza di 22 anni nasce a Giorgio a Cremano Raffaela Marigliano Pizzeria, una location dal mood più familiare con un menù che unisce tradizione e innovazione.
Ed è questa la cifra che contraddistingue anche la carta della nuova pizzeria ristorante Gusto Marigliano a Napoli. La rassicurante tradizione qui si apre a finestre di innovazione e creatività concedendo la scena ad antipasti come il Rocher di pulled, patata cotta sotto cenere, e gli Straccetti di maiale, provola, panatura al panko e salsa barbecue.
Sulla pizza non si scherza, è quella napoletana, prima fra tutte la Margherita nelle diverse declinazioni, classica, popolana, al filetto e bufalina. Stessa cosa dicasi per la Marinara classica a braccetto con la versione Gold, nella affascinante mise giallo brillante conferitale dai pomodorini gialli.
La carta delle pizze è una cartina geografica, ricca di proposte e di presidi Slow Food nonché di prodotti fiore all’occhiello di tutto il territorio italiano. Veramente si fatica a elencarli tutti ma per esempio la imprescindibile Mozzarella di bufala campana DOP, il Parmigiano Reggiano vacca bianca modenese stagionato 36 mesi presidio Slow Food, le patate Vitelotte, la provola di Aversa, il Piacentinu Ennese DOP, la ‘Nduja di Spilinga DOP il Caciocavallo Silano DOP, il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP, le alici e il tonno di Cetara, le Olive nere di Ferrandina, presidio Slow Food, il Gorgonzola dolce DOP.
Il menù del ristorante incuriosisce tanto quanto quello della pizzeria. L’Acquasale del Cilento viene proposta in abbinamento con la birra napoletana artigianale di Kbirr Natavota così come Lo sfizio di gusto con frittatina classica, croquettes di Chorizo Iberico e Peperoni Piquillo DOP. La Cipolla farcita di agnello cotta in forno su salsa di parmigiano è consigliata con la Cuore di Napoli Kbirr e, per non dimenticare il mare anche a fine stagione, la Puttanesca di mare settembrino con la Red di Kbirr. I dessert di stasera a base di ricotta e pera e Tiramisù si accompagnano alla Paliata di Kbirr. Il vino c’è ma non si vede; stasera la regina nei bicchieri è la birra, la cui mescita è curata personalmente dal Founder del birrificio artigianale napoletano Kbirr, Fabio Ditto.
In un quadrilatero ormai densissimo di attività di ristorazione di ogni tipo, Gusto Marigliano ha individuato la sua identità e collocazione con una promessa di qualità e creatività che già conquista e fidelizza i residenti così come i visitatori, che siano turisti o businessmen, che con la loro assiduità, come dice Antonio, hanno già certificato il gradimento della proposta.
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