Di Martina Corbetta
Nelle situazioni di crisi, e quella che la pandemia ha generato lo è in maniera inequivocabile, accanto a disfunzionalità e a procedure mal gestiste, si distinguono anche delle best practices; tra queste spicca il progetto online Primo livello di “Sommelier della birra” a cura di Tommaso Luongo e Gabriele Pollio realizzato dalla delegazione di Ais Napoli.
Il corso, costituito da otto incontri serali fruibili tramite la piattaforma Zoom, ha affrontato diverse tematiche, tutte inerenti al mondo brassicolo: dalle materie prime alla produzione vera e propria con un ampio accento sulla degustazione, spaziando tra nazioni e stili, senza tralasciare la parte legislativa e fornendo pure qualche accenno sugli abbinamenti, che saranno oggetto di studio del Secondo livello.
Prima che le lezioni avessero inizio è stato fornito un kit a tutti gli iscritti, comprensivo di una valigetta dotata di quattro bicchieri TEKU, ventuno birre (affinché, in ogni serata, tre di queste potessero essere conosciute e approfondite) e un plateau di formaggi, per iniziare a entrare nel merito del connubio cibo-birra.
Oltre alle preziose nozioni trasmesse settimanalmente dai relatori, il corso è stato in grado di unire, in un momento dove le distanze sembrano essere più che mai invalicabili, grandi estimatori di birra dal Nord al Sud dello stivale, i quali, con partecipazione e continua curiosità, hanno seguito attentamente ogni appuntamento, ponendo mirate domande, aprendo dibattiti e scambiando pareri.
Durante l’ultima lezione, la correzione dei test di autovalutazione è stata l’ennesima conferma di quanto il metodo di insegnamento utilizzato sia stato più che mai efficace.
Da questo corso si esce senza dubbio arricchiti, sia in veste di appassionati e/o professionisti del settore sia in termini umani, a dimostrazione, ancora una volta, che impegno, entusiasmo, studio e calore umano restano l’unico e vero antidoto in ogni momento storico e di fronte a ogni evento.
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