Di Maria Grazia Narciso
Mi raccontano che proprio in questo luogo, via Nazionale 6, qualche tempo fa, un tempo in cui non abitavo ancora a Napoli, c’era l’iconico ristorante “La Fila” gestito dalla signora Elvira, che per l’occasione è passata a trovarci. Oggi al suo posto Pasquale Casillo assieme alla sua famiglia ha ricreato la magia, chiedendo aiuto alla cosa più magica che ci sia, il cinema. “Ieri, oggi, domani” è la sua creatura, un ristorante con pizzeria dove la tradizione enogastronomica napoletana è magistralmente interpretata dallo chef Antonio Castellano e dal pizzaiolo Gianni Ostetrico.
Una location da Oscar, viene da dire pensando al film di Vittorio De Sica del 1965. Sofia e Marcello qui sono ovunque seppure mai invadenti. Mi diverte Sofia in lingerie che mi guarda mentre arrotolo gli spaghetti. Le sorrido. Siamo due buone forchette ma purtroppo in comune abbiamo solo questo.
Frequentato da personaggi del cinema, del teatro, della televisione e della cultura, “Ieri, Oggi, Domani” sembra un set cinematografico, ricco di elementi di design ispirati al cinema italiano degli anni Sessanta, agli studi della Titanus e di Cinecittà. E’ evidente la vocazione a luogo “cult”.
Il nostro pranzo di oggi è un vero e proprio viaggio che si muove lungo due direttrici, la prima verticale lungo il tempo, la seconda orizzontale lungo le tante e variegate ricette della tradizione. La mozzarella in tempura (buonissima ma le troverei un altro nome, il termine tempura mi distrae di qualche chilometro), i paccheri con pesce spada e mentuccia, gli spaghetti alla “puveriello” con un trionfante uovo poché on top, le polpette di baccalà e papaccelle su vellutata d pan cotto, le salsicce di Castelpoto e friarielli in cialda di parmigiano, tutto buonissimo. Difficile stilare la classifica nella quale ci cimentiamo, tutti ex aequo. La pastiera servita a fine pasto è ricca ma delicata e profumata, e chef Antonio ci da le sue dritte per ottenere il risultato. Grazie infinite.
Anche le pizze giocano con il passato, il presente e il futuro perché Gianni si diverte sia con le “tradizionali” sia con le “speciali”, come la pizza “La Fila” con il cornicione ripieno di ricotta.
In abbinamento Pasquale ha scelto per noi “Pietrafumante” il Caprettone Spumante Metodo Classico di Casa Setaro e “Ottouve” Gragnano della Penisola Sorrentina Doc di Salvatore Martusciello.
L’abbinamento più felice però è quello con i nostri ospiti: competenti, attenti, cordiali, accoglienti. Un’atmosfera leggera che lascia elegantemente trasparire il grande lavoro che c’è dietro. Complimenti ragazzi, così si fa!
Foto di Gabriella Imparato
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