Di Maria Grazia Narciso
Accoglienza: non posso che cominciare così. Professionale, gioviale, puntuale.
E’ cominciata così la nostra esperienza al Grand Hotel Punta Molino di Ischia, che da circa un mese ha riaperto le proprie porte ai turisti facendo registrare il Sold Out nei week-end e il 50% di occupazione in settimana, con un turismo prevalentemente domestico e un soggiorno medio di tre giorni.
A confermare i macro dati di settore Rosario Piscitelli, Line Manager Commercial Dept. di SNAV S.p.a, la cui pazienza e gentilezza abbiamo messo a dura prova già all’arrivo con tre richieste di cambio biglietto nel giro di 5 minuti, portate a termine con sorriso e tempestività. Un biglietto da visita non da poco per la compagnia.
Il periodo non è dei più facili, si sa. “Tutto ciò che è stato attivato nel rispetto delle misure anti-Covid19 è stato realizzato come un asset privilegiato” – dice il direttore Fulvio Gaglione, perfetto padrone di casa. L’ attenzione alla sicurezza, già riscontrata nel triage scrupoloso all’ingresso, è gradevolmente esplicita al buffet della colazione, in passato visto come una restrizione oggi servito e assistito con encomiabile eleganza e disinvoltura dal personale.
Il Grand Hotel Punta Molino, che ha sede a Ischia Ponte, partecipa attivamente alla promozione di tutta l’isola ed ha un punto di vista privilegiato rispetto alle dinamiche del settore approfondite durante il recente incontro organizzato per il rilancio delle attività ricettive dell’”isola verde” proprio a Punta Molino.
“Sorprendente la risposta del vacanziere della fase 3” – racconta l’imprenditore Eugenio Ossani, che nonostante l’incertezza del periodo ha scelto di confermare tutto il personale. “Si preferisce trascorrere meno giorni di vacanza, preferendo luoghi che offrono maggiori possibilità di relax, tra spiaggia privata, piscine, alta cucina e centri benessere, tutto a portata di mano, come al Punta Molino”.
Il progetto di rilancio dell’isola proposto dal Punta Molino, oltre che da SNAV, che ha il suo approdo a Casamicciola, è stato accolto anche da Antonino Moccia de “La Fabbrica della pasta” di Gragnano proposta nel menù della cena di stasera a bordo piscina.
Prodotti e ricette ispirati all’isola verde nel menù creato da Chef Alfonso Arcamone e servito nel setting curato per l’occasione da Ciro Iacono, Event Manager.
Protagonista il pesce:
- crudo e scottato di riccio….ola con frutto della passione e lime
- paccheri di Gragnano “Fabbrica della Pasta” allo scorfano con stracciatella di friarielli e provola campana Dop, interessante
- dentice in cesto di patate rosse dell’isola con puttanesca di olive e capperi, sublime oserei dire
- soffiato ghiacciato alla vaniglia, croccante alle nocciole con salsa calda al ricolino d’Ischia, delizioso è sottrattivo.
Il wine-pairing rigorosamente di casa con i vini di Cantine Antonio Mazzella e Cantine Perrazzo, ottimi compagni di viaggio nella narrazione di chef Alfonso, che al nostro tavolo ripercorre storie e aneddoti locali.
Che dire, il Castello Aragonese galleggia in lontananza, testimone dei tempi che furono, che sono e, chissà come, saranno. Io intanto indugio con la mia Biancolella Vigna del Lume nel calice, attenta a coglierne i presagi.
Foto di Gabriella Imparato.
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