diapositiva1ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIER Delegazione di Napoli

Enoteca Scagliola in collaborazione con Ais Napoli

presenta

Il vino del Cavalier Maga Lino

Doppia degustazione 25 Febbraio e 5 Marzo

25 Febbraio 2019 ore 20.30
In degustazione
Barbacarlo 2005 2002 1994
Montebuono 1997 1986

5 Marzo 2019 ore 20.30
In degustazione
Barbacarlo 2011 2005 2002 1994
Montebuono 1986

Wine Bar Scagliola Via San Pietro a Majella n.15
Euro 65, Euro 60 soci Ais
Info e prenotazioni: 081.459696 / 334.9698115

Maga Lino classe 1931, con il cognome anteposto al nome, come è uso in campagna.
Una vita dedicata al Barbacarlo, il vino più celebre dell’Oltrepò Pavese. Vino, vigna e collina; e finalmente anche un marchio commerciale, esclusivo della famiglia Maga, dopo una lunghissima battaglia legale, combattuta a colpi di perizie e scartoffie varie, condita da accese discussioni nelle aule di tribunale. Decenni di sacrifici economici e morali per non essere più confuso con una delle tre sottodenominazioni della DOC Oltrepò Pavese. Una storia che parte dal lontano 1884: quando un atto notarile certifica il passaggio del fondo agricolo Porei da Carlo ai nipoti; i quali decidono, in onore del generoso zio, di ribattezzare questa vigna “Barbacarlo” (barba vuol dire appunto zio in dialetto pavese) che così diventa il toponimo ufficiale nelle mappe catastali del comune di Broni.

Il vino è il figlio dell’uvaggio sapiente di croatina, uva rara, vespolina, barbera, malvasia bianca e altri vitigni sconosciuti; con un protocollo di vinificazione sempre uguale a sé stesso, da una cinquantina d’anni a questa parte: macerazione di una settimana, seguita da una maturazione in botti di legno di rovere di Slavonia da venti ettolitri e dall’imbottigliamento senza utilizzo di solfiti, aspettando la luna calante tra la fine di aprile e la prima decade di maggio.

E poi il Montebuono, che viene dalla collina giusto di fronte a quella del Barbacarlo: famoso per essere il vino di Napoleone, bevuto dal Primo console Bonaparte al ritorno dalla fortunata battaglia di Marengo. Magari non è vero ma resta un vino che si manifesta sempre con aristocratica bellezza.
Degustazione guidata a cura di Tommaso Luongo, Delegato Ais Napoli.