Storia e pietra, unite in una dimensione tridimensionale, prendono vita in un rifugio centenario nel cuore della più misteriosa quadra di Giugliano.
Quel che un tempo fu la stalla, poi cellaio di Palazzo Palumbo, oggi è il forziere di un’opera gastronomica in piena evoluzione. Le mura della Salumeria Moderna sembrano nascondere più che mostrare, custodire preziosi segreti, con una naturalezza percettibile al primo affaccio.
Così, non si fatica a credere che un tempo quest’antro fu anche il rifugio di Galileo Galilei, avveniristico e moderno per la sua epoca, esattamente come avveniristico è il progetto di Peppe e Luca, i due interpreti di questo nuovo avamposto Gourmet nel cuore del Corso Campano.
Coraggio, passione, abnegazione e voglia di salire la china sono solo alcune delle caratteristiche che connotano Luca Volpicelli e Peppe Simonetti.
I due ragazzi hanno un passato molto denso. Luca appartiene alla mixology generation, gestisce bar da diversi anni ed è costantemente alla ricerca del suo progetto definitivo. Peppe inizia presto a lavorare, a 15 anni è già garzone di bottega, poi oscilla tra esperienze di banconista ed altre di incantatore, vola in Francia, passando anche dagli studi universitari prima di capire che la gastronomia è la sua strada.
Nel 2017, insieme, decidono di sfidare le più radicate tradizioni, dando alla luce la loro Salumeria Moderna. Nessun nome potrebbe descrivere meglio ciò che si trova oltre quelle spesse mura: Salumi e affettati, formaggi, contorni, ed una piccola gamma di piatti caldi di ispirazione internazionale. Pochi fronzoli, molti fatti insomma.
La lista vini al momento non è ancora una carta, ma piuttosto una selezione di bottiglie pensate per accompagnare le preparazioni, sebbene chi del calice conosce il verbo troverà senz’altro validi calici con cui accompagnarsi.
Inserti in legno, ferro vivo, mattoncini e ancora listelli di legno a vista. Muri maestosi, luci soffuse ed una piccola collezione di oggetti vintage: questo noterà l’occhio attento di chi giungerà in quelle stanze, che contano pochi posti a sedere, distribuiti in tre ambienti rilassanti in cui ingannare il tempo in completa beatitudine.
Se dovessi descrivere cosa è oggi Salumeria Moderna, direi che è una trottola di idee, che di tanto in tanto rallenta la sua corsa per mostrare il suo vero profilo, ma subito dopo riprende una velocità interessante, travolgendo nel suo vortice nuovi spunti e nuove trame tutte da sviluppare.
Al termine della degustazione ho inteso rivolgere alcune domande a Luca Volpicelli e Giuseppe Simonetti:
Come nasce l’idea di Salumeria Moderna?
Luca: Il nostro progetto deriva dalla voglia di coniugare il mondo della salumeria a quello della consumazione in loco. Un concetto non poi così nuovo in altre zone d’Italia come del mondo, ma certamente innovativo nel territorio di Giugliano.
Qual è l’idea di fondo di questo progetto?
Luca: L’idea è quella di offrire un prodotto quanto più puro possibile, qualcosa di ricercato ma semplice al tempo stesso. Chi viene da noi deve trovare qualcosa che non troverebbe facilmente altrove, ma al contempo si deve sentire come a casa propria
Quali sono i prodotti che proponete?
Peppe: Il nostro menu si basa principalmente su affettati, salumi e formaggi. Come diceva Luca, la nostra ricerca è costante ed ha lo scopo di offrire ai nostri clienti qualcosa di mai provato prima. I prodotti vengono selezionati mediante contatti diretti con i produttori, facendo sempre attenzione al rapporto qualità / prezzo.
Come avete scelto i vini?
Luca: Per ciò che attiene i vini devo ammettere che il progetto è ancora in fase evolutiva. Al momento abbiamo una lista abbastanza snella ma attenta a soddisfare i criteri di abbinamento in base ai prodotti che offriamo da mangiare. Nel prossimo futuro l’idea è quella di ampliare la carta dei vini, inserendo gradualmente nuove etichette italiane ed internazionali.
Come considerate l’esperienza vissuta nel primo anno di apertura?
Peppe e Luca: Diremmo buona. La clientela, seppure lentamente, ha imparato a fidarsi di noi e a mettere da parte la diffidenza iniziale. Così, in questo primo anno, siamo riusciti a costituire un gruppo di clienti abituali, che rappresenta la nuova base di partenza su cui edificare la seconda parte del nostro progetto, vale a dire il consolidamento e l’implementazione dell’offerta gourmet.
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