Di Tommaso Luongo
Naso docile, quasi reticente, a tratti perfino refrattario.
Sembra che abbia difficoltà a muoversi, a farsi “sentire” nel bicchiere, ma in realtà è solo una strategia da consumato campione.
Come un velocista che prima di partire si mette in posizione accovacciata ai blocchi di partenza, flette le gambe e pompa i muscoli in attesa del segnale: pronti, partenza, via!
Appena arriva in bocca libera una forza impressionante, svelando una mineralità liquida che bagna ogni angolo del palato, anche il più remoto, con tutta la sua esplosiva energia rocciosa. La corsa continua all’infinito in una progressione piccante che si tinge di iodio, zenzero e coriandolo, fino a tagliare vittorioso il traguardo in scioltezza, senza nemmeno una goccia di sudore.
Merci beaucoup, Madame…
Marie-Noëlle Ledru, vignerrone di Ambonnay, meglio conosciuta come Madame Pinot Noir.
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