Sabato 2 dicembre 2017, dalle ore 9:00 alle 13:00, il Liceo Virgilio di Pozzuoli, nell’ambito delle Mattinate FAI d’Inverno, leggerà brani tratti da Storie dal Rione Terra di Gemma Russo, raccolta frutto di un anno di impegno della giornalista flegrea puteolana con la Pro Loco Pozzuoli al Percorso Archeologico del Rione Terra. L’incontro con chi ha vissuto direttamente o indirettamente la rocca tufacea ha dato vita ad una pubblicazione con storie che dipingono la natura bradisismica della terra, l’importanza archeologica e storica, la quotidianità che non c’è più, fatta di usi e i costumi, anche gastronomici.
I ragazzi della V G, dislocati lungo le stradine della rocca, primo nucleo abitato della città di Pozzuoli, daranno vita a dei Racconti in Movimento tornando a far rivivere il borgo che, nel corso dei secoli, è stato teatro di eventi, storici e naturali, apportanti cambiamenti importanti nella stessa morfologia dei Campi Flegrei. Nonostante ciò, esso è sempre rimasto abitato, conservando al suo interno memoria dello scorrere dei secoli.
Ad insediarsi per primi sulla rocca furono, probabilmente, un gruppo di esuli provenienti da Samo che fuggivano la tirannide di Policrate. Questi fondarono verso il 530 a.C. Dicerchia, di cui lo scavo archeologico non ha rivelato sostanziali resti. È stato dopo essere divenuta colonia romana, nel 194 a.C., che Pozzuoli e il Rione Terra conobbero il periodo di maggiore splendore. Puteoli divenne per secoli il porto di Roma, primato che conservò sino alla nascita del porto di Ostia e, comunque, fino alla fine dell’Impero Romano d’Occidente, avvenuta nel 476 d.C. Il nucleo abitativo fu ricostruito in seguito alla nascita del Monte Nuovo, avvenuta nel 1538, per volontà di Pedro Álvarez de Toledo, al tempo viceré di Napoli, che diede incentivi fiscali alla nobiltà e al clero se avessero scelto di costruire i propri palazzi sull’acropoli del Rione Terra. Fu così che la città romana divenne una specie di unitaria piattaforma su cui sono stati costruiti gli edifici seicenteschi, oggi in corso avanzato di restauro e abitati fino al 2 marzo 1970, data in cui la popolazione fu sottoposta ad evacuazione forzata a causa dell’intensificarsi del fenomeno del bradisismo.
A dar voce a chi non vive più al Rione Terra saranno i giovani puteolani del Liceo Virgilio, rendendolo resiliente al cambiamento e offrendo al visitatore un punto di vista diverso, fatto di suggestioni semplici e autentiche di una quotidianità che non esiste più.
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