Grande festa per la 5° edizione di “Una Pizza per l’Estate by Mulino Caputo” che ha visto riunirsi, a Napoli, sulla terrazza della Pizzeria Palazzo Petrucci di Piazza San Domenico, 10 pizzaioli, tra emergenti e affermati, ma tutti di altissimo profilo.
Ai quali si è affiancato, come ogni anno, il Maestro pasticcere Sal De Riso che, per l’edizione 2017 della kermesse, ha presentato il suo “Bacio Caraibico”.
In abbinamento con le pizze proposte, le birre artigianali “Syrentum” e “Parthenope” del Birrificio Sorrento.
Questo appuntamento di inizio stagione offre ai pizzaioli l’opportunità di condividere esperienze e confrontarsi su tecniche e innovazioni. Una sorta di stati generali di metà anno, fortemente voluti dall’ Ad del Mulino Caputo, Antimo Caputo: “Perché l’arte dei pizzaiuoli è antica, ma si rinnova sempre. Perché da noi, a Napoli, in Campania, chi ha raggiunto i vertici non è geloso dell’esperienza acquisita ma ama trasmetterla alle nuove generazioni. Ed è questo lo spirito che ci anima anche nel corso del Campionato del Mondo dei Pizzaiuoli, la cui XVI edizione si terrà a Napoli il 19, 20 e 21 giugno”.
Ma, se in passato, fuori da Napoli, la pizza si chiamava così anche quando lontana dai parametri partenopei di bontà e digeribilità, dovuti alla scelta degli ingredienti e alla maestria dei pizzaioli, oggi tutti hanno capito che la qualità dei prodotti utilizzati, dalla farina alla farcitura, è un elemento fondamentale.
Proprio dalla città partenopea, grazie al confronto con grandi chef, primo fra tutti, Gennaro Esposito, il due stelle Michelin de la “Torre del Saracino”, nel giro di pochi anni, la pizza si è evoluta, grazie alla continua ricerca di prodotti di eccellenza, dai pomodorini alle alici, dal fior di latte alla ricotta fino alle verdure di stagione e ai presidi Slow Food.
Ecco quali sono le nuove proposte presentate a Napoli per l’estate 2017: il calzone al forno di Gino Sorbillo con la farina Biologica di Mulino Caputo; Estate nei Campi di Valentino Tafuri della Pizzeria Artigianale Tre Voglie di Battipaglia, con lievitazione indiretta e 32 ore di maturazione a temperatura ambiente; A’Brun, la pizza fritta aperta (a bruschetta) di Isabella De Cham di 1947 Pizza Fritta di Napoli; Fiori di zucca e alici, con le alici di Agerola è la proposta di Carlo Sammarco della Pizzeria 2.0; Gaetano Genovesi, dell’omonima pizzeria napoletana, ha proposto Terronia, con insalata di pomodori di Sorrento a Fresco; San Pasquale, dal nome delle omonime zucchine vesuviane, è la pizza proposta da Antonio Troncone della Pizzeria Fresco Caracciolo; Luca Castellano, di Castellano Le Pizze di Luca dei Colli Aminei, ha proposto VerdEstate, con farcitura di crema di peperoncini verdi; Cilento d’Estate (mi è scappato il tonno nell’orto), con mozzarella nella mortella e tonno di Palinuro è la pizza di Paolo De Simone della Pizzeria DaZero di Vallo della Lucania; Diodato Pironti, pizzaiolo del Bistrot Sal De Riso di Minori, ha proposto una tricolore Pizza Italia, farcita con pesto di basilico, mozzarella di bufala e datterini; Ivan Panico, pizzaiolo della Pizzeria Palazzo Petrucci ha presentato una Pizza Caponata con melanzane, olive bianche e sedano.
[Copyright foto di Stefano Renna e Roberta De Maddi]
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