Di Roberta Porciello
Japanese food, una fusion nippo-brasiliana, una triade di chef per un locale da vivere e da gustare. Siamo nel cuore del Vomero, a via Merliani 51 da Mirai, il nuovo Sushi Bar dove è possibile gustare la cucina giapponese e soddisfare anche il palato più complicato ed esigente. Un’esperienza da vivere fin dal menù che è stato pensato e ideato per un “racconto” del sushi per intensità, in modo che ogni cliente possa orientare le proprie scelte consapevolmente secondo un percorso di degustazione articolato e ricco: per non sbagliare un colpo occorre quindi seguire i “pesciolini” che vi indicheranno le intensità dei piatti. Partiamo con un aperitivo all’esterno, un piacevole assaggio con rolls fritti con salmone, philadelphia e avocado, un Philadelphia Fried in compagnia di Ciù Ciù, spumante marchigiano. Mentre continuiamo a degustare degli ottimi Uramaki Special Fruit con salmone, avocado, mango con kiwi e fragole, la giornalista enogastronomica Laura Gambacorta coadiuvata dal consulente Filippo Maietta ci illustrano la filosofia e la passione da cui nasce Mirai, grazie alla lungimiranza dei titolari Giancarlo Alfieri e Gianluca Avino. Tre gli chef: Taketomi Minakami di Osaka, il venezuelano Aromides Rodrigues e Damith Bernard Wedikkara dello Sri Lanka, quest’ultimo specializzato nei piatti caldi. Insomma tre culture, tre contaminazioni, tre visioni che si intrecciano per offrire una proposta culinaria dal respiro globale che spazia dalla tradizione all’innovazione. Poi ci spostiamo all’interno e ci accoglie un locale sviluppato su due piani, il primo, ideale per un pasto più veloce con i classici banconi e la cucina a vista, e poi una sala al piano inferiore che si ispira alle ambientazioni nipponiche moderne, con stampe alle pareti, lampade in carta di riso e due sale Tatami, riservate e disponibili su prenotazione. Quando ci siamo seduti a tavola è stato un tripudio di bontà tra un Sashimi mix di salmone, tonno e spigola, poi Nigiri e degli ottimi Uramaki special con astice e avogado ricoperti con salsa teriyaki. Ambiente accogliente, personale gentilissimo e un rapporto qualità prezzo davvero ottimo, Tra l’altro è possibile ordinare à la carte oppure usufruire della formula all you can eat, una formula diversa da quella usualmente proposta in altre realtà, che punta a mantenere un livello e una attenzione altissime sui prodotti e il servizio: sei portate che vengono presentate e “mangiate” rigorosamente nello spazio temporale di un’ora e un quarto. Terminiamo con uno scenografico Gunkan di salmone al flambè, dove la cottura del salmone esterno al rolls è perfetta rendendo il boccone scioglievole e fresco anche grazie alla fragola leggermente caramellata dal flambè alla sambuca. Non poteva mancare un giro di sake e uno strepitoso tiramisù con matcha.
Metti una serata tra amici, due chiacchiere, un buon vino e non il solito sushi, Mirai!
Scrivi un commento