Di Fosca Tortorelli Tante le iniziative golose che hanno caratterizzato il periodo antecedente al nuovo anno, tanti i luoghi da scoprire o da rivedere per comprenderne e seguirne la crescita. La candida neve che con discreta leggerezza accarezza il Vesuvio, ci richiama alla mente la splendida giornata recentemente trascorsa nell’Azienda Vinicola Sorrentino, peculiare realtà vesuviana che da diverse generazioni si occupa di vino e di agricoltura. Un’azienda familiare, dove ciascuno ricopre e svolge un compito ben distinto e ugualmente importante; dei tre fratelli, Benny, giovane enologa, si occupa con competenza e passione di tutti gli aspetti tecnici relativi ai processi produttivi, Maria Paola, presidente del Movimento Turismo del Vino Campania da agosto 2016, gestisce il settore enoturistico e Giuseppe si interessa del marketing aziendale. Grande attenzione viene riposta alla tutela dell’ambiente e all’ospitalità attraverso visite guidate e degustazioni delle produzioni aziendali, dal vino all’olio, finanche alle tradizioni gastronomiche locali. Per l’occasione festiva la famiglia Sorrentino, coadiuvata dalla giornalista Laura Gambacorta – in merito all’aspetto legato alla comunicazione – ha ospitato nella sua cucina il giovane chef Eduardo Estatico, executive del JKitchen di Capri. L’atmosfera natalizia e la splendida cornice hanno reso la giornata unica ed emozionante. Il giovane Eduardo ha costruito un interessante menù, giocando con i prodotti del territorio, in modo innovativo senza mai perdere di vista il legame con la tradizione partenopea. Come piccolo benvenuto, lo chef ha proposto una delicata scapece di zucca lunga napoletana, con crema di nocciola e una gelatina allo zafferano di Pietravairano, al quale è stato abbinato Dòrè, lo spumante prodotto con metodo Charmat, ottenuto da uve Coda di volpe e Falanghina, descritto in modo attento e appassionato da Benny, la quale ha sottolineato che è stata la prima bollicina ad essere prodotta in ogni fase di lavorazione sul Vesuvio. Come antipasto è stato invece proposto “Come un carciofo arrostito…”, un carciofo cotto al vapore e ripieno di carne che vuole rimandare al carciofo arrostito tipico della realtà locale. Pietanza che vede un duplice abbinamento, il Vigna Lapillo Bianco e il Catalò, quest’ultimo prodotto con 100% di uva catalanesca e che è risultato perfettamente in armonia con il piatto proposto. A seguire il “Riso di semola «Pastificio Gentile», cavolo nero, aringa affumicata, mozzarella di bufala e limone di Sorrento” un piatto armonico e completo, dove l’acido, il dolce, l’amaro e il salato si sono distinti e amalgamati, in abbinamento il Coda di Volpe Natì 2011, caratterizzato da sentori floreali e fruttati, con prevalenza di albicocca e mandorla, e al palato gradevole ed elegante. Come da tradizione il secondo piatto non poteva non essere il baccalà, e così il giovane Eduardo ha preparato un delizioso Baccalà «Lofoten» in olio cottura, accompagnato da un’innovativa insalata di rinforzo, gradevole, saporita e leggera, che ha catturato vista e palato dei commensali, per l’occasione accompagnato dal Vigna Lapillo Rosato 2011. Le coccole finali non hanno deluso le attese, ben due dessert tipici della feste natalizie, sono stati abilmente reinterpretati, riproponendo al palato sapori e profumi tradizionali, gli “Struffoli al profumo di mandarino”, piccoli e croccanti, alleggeriti dalla delicata crema al mandarino, a cui si è perfettamente abbinato il Passito Igt Pompeiano Fior di Ginestre e “Tu sì…nù…roccocò”, dove il tradizionale biscotto profumato dal pisto, è stato proposto in una versione morbida, composto da una cremosa mousse, racchiusa da una sottile glassa di cioccolato bianco e spolverizzata da cioccolato temperato. Sulla scia di questo dolce ricordo non ci resta che aspettare i prossimi appuntamenti che arricchiranno di cultura, tradizioni e gusto, questo nuovo 2017.
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