Di Luca Massimo Bolondi
A Cabo Verde, dato il clima subtropicale, la vite é sempreverde e dà due raccolti l’anno, a dicembre e a luglio.
I coloni portoghesi importarono piante di moscato giallo e moscato nero dalla penisola di Setúbal un paio di secoli orsono ed oggi l’ampelografia dell’arcipelago puó dire di contare su alcune specie divenute piú o meno autoctone (dato il ciclo vegetativo “raddoppiato”, é trascorso l’equivalente di mezzo millennio biologico europeo). Altro che Philip Dick… In Blade Runner il Nexus6 (impersonato dal grande Rutger Hauer) disse “la candela accesa alle due estremitá brucia di luce doppia ma si consuma in metá del tempo”, qui ad Atlantide la vite ha una doppia vita ma puó durare come altrove (ne ho incontrate di bicentenarie).
Vi scrivo tutto questo per stuzzicare la partecipazione della vostra curiositá alla domanda che segue.
Una settimana fa, dall’isola di São Nicolau mi é arrivato un campione di uva (qualche grappolo in tralcio, con foglie e pampini) a bacca bianca, che non riconosco. Non essendo agronomo non me ne stupisco, ma vorrei rimediare alla mia ignoranza appellandomi a chi sa.
Ecco la domanda: sapete indirizzarmi a chi possa darmi un lume sulla probabile natura del’uva della quale vi allego foto e disegno?
Lo sviluppo aromatico ai sensi mi direbbe moscato, ma le categorie apprese sopra al 35º parallelo sono state alcune volte contraddette dall’esperienza e i miei sensi peggiorano con l’etá.
Che dite? La diamo una mano al “nostro” sommelier” di Cabo Verde? (T.L.)
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