Di Fosca Tortorelli
Il fascino dell’isola di Capri non ha eguali e il suo scenario ha contribuito alla magia dell’incontro tra Eduardo Estatico e Felice lo Basso.
Un bentornato al Sud, anche se solo per un giorno, per lo chef pugliese che vive e lavora a Milano nel suo Felix Lo Basso Restaurant, inaugurato a maggio. Eduardo, chef resident del JK Place hotel 5 stelle Lusso, apre per le porte della sua cucina per il secondo appuntamento campano di “A cena con le Stelle”, il ciclo di cene organizzato dalla CHIC, l’Associazione diretta da Raffaele Geminiani che riunisce oltre cento eccellenze della gastronomia italiana tra chef, pasticcieri e pizzaioli.
Prima di iniziare la cena, dopo un rapido scambio di battute con gli chef e qualche veloce incursione in cucina per rompere il ghiaccio, è doveroso soffermarsi e rilassarsi sulla splendida terrazza della struttura, godendo della vista mozzafiato, coccolati da un fresco aperitivo estivo.
Lo scenario e la semplice eleganza dei tavoli in terrazza, contribuiscono a rendere la serata densa di emozione; i due chef sono in perfetta sintonia e con spirito amichevole si destreggiano tra eleganti e delicate preparazioni di mare.
Le portate si alternano in un gioco a quattro mani, dove l’ottima materia prima viene declinata e interpretata, esprimendo i sapori autentici del territorio.
Ad aprire le danze è Lo Basso, con la sua idea di caprese, un boccone goloso e saporito, a cui ha fatto seguito l’orata reale, anguria, pomodoro e nasturzio, un fresco mangia e bevi di Eduardo.
Poi è stata la volta della cozza, cipollotto e zafferano di Felice e per concludere la polpetta di tonno, melanzane e limone di Estatico. Piccoli e stuzzicanti bocconi che sono stati esaltati dalla sottile bollicina rosata dell’azienda irpina Feudi di San Gregorio.
Le portate si sono susseguite con ritmi rilassati, e sono state abbinate ad interessanti referenze selezionate per l’occasione. All’antipasto e al primo, rispettivamente il Bon bon di gambero rosso, nocciola, pesca e bergamotto di Edoardo e i Tortelli di melanzana affumicata con sautè di frutti di mare di Lo Basso, sono stati abbinati due greco irpini, sempre dell’azienda Feudi di San Gregorio. Molto diversi nelle rispettive caratteristiche organolettiche, i due Greco di Feudi Studi provengono da terreni adiacenti, ma da due versanti di collina differenti e per questo ognuno esprime il proprio carattere. Mentre il Greco Contrada Laura colpisce e si distingue per freschezza agrumata con piacevoli sentori di pompelmo e lime, il Greco di Contrada Bussi vira in accenti più salini e minerali, ampliandosi al palato con eleganza e complessità.
Ulteriore cambio vino con il dentice in crosta di pane nero con zucchine alla scapece di Edoardo, un secondo piatto seducente nella presentazione e l’impiattamento e dinamico al palato.
La scelta è ricaduta sul Campanaro 2014, Irpinia Bianco Doc sempre di Feudi di San Gregorio, sintesi perfetta di Fiano e Greco, che con l’alternanza delle note floreali e fruttate, di agrumi, di pera e lievi accenni minerali, ha enfatizzato la piacevolezza e la freschezza della zucchina croccante, ha accompagnato la delicata carnosità dei saporiti bocconi di pesce.
La dolce conclusione ha completato il percorso senza appesantire i commensali e consolidando il legame con le materie prime mediterranee, passando dall’Albicocca del Vesuvio, capperi e limone, alla Pesca all’olio con gelato al fior di latte e cialde alle mandorle. Anche qui la freschezza del Privilegio, Passito di Fiano di Feudi, ha portato a una sintesi gustativa in perfetta armonia. Giochi cromatici e dinamismo nel gusto hanno reso l’esperienza piacevole e di effetto.
Non resta che aspettare con trepidante curiosità il successivo e goloso appuntamento Chic!
Fosca che bella serata raccontata. Mi hai fatto sentire i sapori. Il bon bon di gambero mmmmmm, bisogna provare, bisogna. Brava