Vino e territorio, vino è territorio!
“Le Domeniche al Borgo tra passeggiate e wine tasting” è la veste primaverile di Taurasi, tipico borgo in provincia di Avellino, che attende gli ospiti nel mese di maggio per una visita al centro storico prima di una degustazione mirata dei vini del territorio.
L’iniziativa è delle aziende Cantine Lonardo e Antico Castello che hanno ben compreso come fare squadra a favore di un territorio di eccellenza come quello irpino.
Domenica 15 maggio, nonostante il tempo avverso, si è svolta una full immersion con particolare focus sul nobile rosso della Campania: il Taurasi, di fama ormai consolidata anche all’estero.
Siamo partiti per una visita al vecchio starseto della famiglia Lonardo, il sistema di allevamento meglio noto come “pergola avellinese”, raro e affascinante; siamo in località Case d’Alto dove producono il cru non a caso denominato “Vigne d’alto”. Lo starseto caratterizza il tipico paesaggio taurasino di un tempo fatto di piccoli appezzamenti in cui la vigna era alta per lasciare spazio alle altre colture. Antonella Lonardo e il marito Flavio lo custodiscono con la passione dettata anche dalla formazione archeologica da cui provengono che li spinge anche al recupero di vecchie varietà, tra queste ricordo il loro Grecomusc, un bianco unico che sta facendo molto parlare di sé.
A seguito ci hanno accolti i fratelli Romano nella propria azienda Antico Castello e dopo una breve visita siamo partiti con una verticale di eccezione: ben 12 Taurasi, 6 per azienda, condotta dalla giornalista eno-gastronomica Marina Alaimo con la sua solita competenza e il solito rigore.
Ecco alcune impressioni.
Cantine Lonardo Taurasi docg 2004
Già il colore ci introduce alla concentrazione e alla forza di questo vino. Bella la tipicità al naso con evidenti note di ciliegia croccante e pepe nero. Al sorso è potente ma non aggressivo, di buona freschezza e ancora un bel po’ di anni avanti a sé.
Cantine Lonardo Taurasi docg 2005
In cantina si introducono i tonneau. Molto piacevole la nota rinfrescante di liquirizia al naso dopo i frutti rossi e una leggera speziatura piccante. Al gusto si esprime con sobrietà e bella persistenza con un tocco fumè.
Cantine Lonardo Taurasi docg “Vigne d’alto” 2007
Ecco che passiamo al cru (vino da un singolo vigneto appositamente selezionato). Il positivo andamento dell’annata di riflette nel bicchiere. Al naso si evince sin da subito da una nota floreale di violetta che lascia spazio alla mora e ad una nota di pelliccia bagnata. In bocca è decisamente avvolgente anche se ancora non esprime tutte le sue potenzialità, più sostenuto l’alcoool data l’annata calda.
Cantine Lonardo Taurasi docg “Vigne d’alto” 2008
Ancora una buona annata per un vino “giovanissimo” che al naso si esprime con i toni dell’arancia rossa per poi completarsi con una nota iodata e di cenere, altra caratteristica che torna frequentemente in questi vini grazie all’influenza vulcanica nella composizione del terreno. Al gusto è certamente espressivo, franco ed elegante, un vino con una freschezza esuberante da attendere ancora un po’.
Cantine Lonardo Taurasi docg “Vigne d’alto” 2009
Nonostante l’annata definita “difficile” trovo molto intrigante; al naso forse si presenta un po’ più chiuso dove lo spettro delle spezie si apre a quelle dolci con noce moscata e leggero tocco di vaniglia, torna la cenere e si presenta una nota di sottobosco. Piacevole al sorso con retro fruttato che quindi invoglia a riprovarlo con eleganza e senza “strilli o schiamazzi”.
Cantine Lonardo Taurasi docg “Vigne d’alto” 2011
Uno degli assaggi che ho preferito seppure, per certi versi, meno espressivo anche perché non ancora prontissimo all’assaggio. I profumi che colpiscono immediatamente sono quelli di macchia mediterranea, anice stellato, ginepro. Al sorso si presenta rotondo nonostante sia il più giovane con una freschezza ben integrata.
Vini di grande concentrazione e molto rispondenti al territorio di appartenenza.
Si cambia il passo con la cantina Antico Castello gestita dai fratelli Romano che dimostrano professionalità ed entusiasmo sin dalla prima stretta di mano. Giovani e appassionati offrono a San Mango sul Calore nella frazione di Poppano, nuove sfumature che diventano di grande interesse per esperti e non. Passiamo così uno stile più scattante che ci distoglie da ciò che a volte ci aspettiamo.
Antico Castello Taurasi docg 2006
Un’annata regolare che ci regala un vino con profumi di ciliegia, un tocco piccante e di caffè tostato. Al sorso ha un corpo meno marcato anche perché i vigneti erano ancora giovani a quel tempo ma è un vino abbastanza pronto da bere.
Antico Castello Taurasi docg 2007
La maturazione prevede solo botte grande per questo vino deciso nei profumi di mirtillo, pepe nero e chiodi di garofano, invita a provarlo. Al gusto e snello e vibrante tanto da non immaginare tutti questi anni alle spalle.
Antico Castello Taurasi docg 2008
In questo caso colpisce un bellissimo bouquet dato da frutti rossi, in particolare il lampone insieme a spezie su sottofondo balsamico. Al palato è coerente , succoso, ancora una volta un vino sottile e di buona freschezza.
Antico Castello Taurasi docg 2010
L’annata più difficile delle precedenti segna un vino con caratteristiche diverse. Più profondo con una nota minerale, foglia di pomodoro e polvere di cacao. Più spigoloso in bocca.
Antico Castello Taurasi docg 2011
Un bottiglia ancora non disponibile in commercio con un bouquet tostato fatto di liquore al caffè, cioccolato e poi erbe aromatiche, il frutto rosso arriva dopo per stabilizzarsi. Ancora giovane e vibrante al palato.
Antico Castello Taurasi docg 2012
Si evince una nota floreale e di sottobosco al naso, così come di terra bagnata. Paradossalmente più pronto del precedente con un tannino ben presente ma ben lavorato.
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