“Verrò, ma deve essere una cena seria. Odio le persone che prendono i pasti alla leggera.” Oscar Wilde
Una serata di gusto, un gioco sensoriale alla scoperta della mozzarella di bufala campana DOP e una degustazione di pizze a cura del maestro pizzaiolo Aniello Falanga. Nato come momento goliardico tra amici, è diventato un format apprezzato e divertente. Assieme alla giornalista enogastronomica Laura Gambacorta abbiamo presentato la serata presso la pizzeria Haccademia di Terzigno. Cinque le zone di produzione della DOP: Napoli, Salerno, Caserta, Foggia e Latina-Frosinone, e cinque le mozzarelle in degustazione alla cieca per proclamare il vincitore: il Degustatore DOP, colui che al primo assaggio riconosce le varie zone di appartenenza. Si inizia tra una chiacchiera e un sorso di birra, una Ale, la Chiara di Serro Croce, un mix di freschezza, dalle leggere note agrumate, con un corpo snello, allungato da un gentile tocco di amaro. Siamo pronti per iniziare la competizione… un piatto con cinque bocconcini con tanto di bandierina a indicare il numero di riferimento e la scheda nominativa, un piccolo morso di mozzarella per allineare il palato e un’altro per individuare la provenienza. Chiacchiericcio in sala, boccone dopo boccone, ognuno si confronta, compila la propria scheda e il gioco è fatto. Arriva la prima pizza fritta del maestro Falanga, una versione di montanara con mozzarella di bufala campana Dop, pesto di basilico fresco, mandorle di Avola e basilico, fritta in olio extravergine di oliva: la Pizzuta d’Avola, una gustosa nuvola si sapore; si prosegue con la Borghese con pomodorino del piennolo arrostito e marinato, mozzarella di bufala campana Dop, basilico croccante e olio extravergine di oliva del Vesuvio, qui abbiamo ritrovato gusto, tradizione e innovazione, tutto in un boccone che descrive un territorio; per finire la Faville con fior di latte, pesto di fave, lardo di Colonnata Igp, noci di Sorrento, basilico e olio EVO del Vesuvio. In abbinamento una IPA, la birra artigianale Ambrata di Serro Croce, un bel sorso pulito con, a corredo, una giusta nota balsamica di liquirizia per una piacevole persistenza amara.
Bando alla chiacchiere, sono tre su cinque le zone individuate dai partecipanti, tra cui spicca la sapida casertana, facile metro di paragone, per quattro vincitori, tutti premiati da un kg di mozzarella di bufala campana DOP (per continuare ad allenarsi anche a casa) e con il plauso del neo direttore del consorzio della Mozzarella di bufala Campana DOP, il dottor Pier Maria Saccani. Si termina in bellezza con un dolce della casa, la Deliziosa ai frutti di bosco.
Grazie a tutti per la partecipazione numerosa, complimenti ai degustatori DOP e al maestro Falanga:…seguiteci il MozzaQuiz si sposta in città.
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