Di Redazione Ais Napoli
Non chiamatela pizzeria di quartiere: Pizzazà cambia nome ma non solo, diventando “Castellano-Le pizze di Luca” e portando con sé, in un accogliente e piacevole locale, rinnovato nei caldi colori caffelatte, un menù snello e ben ragionato che punta dritto su prodotti d’eccellenza e intriganti abbinamenti, con la storia di una famiglia di pizzaioli arrivati alla quarta generazione a far da sfondo. Un inizio con il botto, con una grande squadra che ha sviluppato con competenza un restyling attento e curato in ogni dettaglio: grazie alla consulenza gastronomica di Maurizio Cortese, all’innovativo design realizzato da Activart e alla efficace comunicazione affidata alla giornalista enogastronomica Laura Gambacorta. La nuova pizzeria, con i due forni a vista, l’angolo bar con grande scelta e una carta dei vini e della birre di qualità, apre alla stampa in una serata ad alto tasso gustativo. Tante le fritture tradizionali proposte: montanara al pomodoro, frittatina di pasta di gragnano e crocchè, ma la nostra preferita è una montanara con la genovese che spicca per forte aromaticità e lunga piacevolezza, valorizzate dall’abbinamento con una Münchner Hell Paulaner. Si prosegue con alcuni assaggi di pizza: prima assaporiamo la versione fritta con cicoli e ricotta, ottima con un bel sorso di St. Thomas alla spina, una birra belga a tripla fermentazione; poi è il turno di tre spicchi da leccarsi i baffi, le classiche margherita e marinara con una bianca con prosciutto di eccellente fattura e grandissime materie prime. Per terminare in bellezza, c’è il dolce che vuole la sua parte e Luca si è affidato al top, con i dolci del maestro Sabatino Sirica e il gelato della maestra gelatiera Pina Molitierno di Vanilla Ice Lab. Ottimi i babà, bagnati al momento, le santarosa e i gelati al limone, alla crema e al tartufo in abbinamento ai liquori di Andrea Petrone.
Gusto, qualità e prezzi onesti, complimenti ai Castellano e alle Pizze di Luca.
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