Di Roberta Porciello
Quando due culture enogastronomiche riescono, non solo ad incontrarsi ma ad amalgamarsi per una cena da leccarsi i baffi, è un arricchimento non solo per il palato ma anche per la mente: e allora l’obiettivo è stato pienamente raggiunto. La cultura gastronomica partenopea, rappresentata dai suoi fritti più tradizionali e da una “signora” pizza, si è sposata con il Giappone con una delicata e soffice tempura e un goloso assortimento di sushi con nigiri, uramaki e hosomaki…una cena “fusion” ispirata alle terre del sole!
Eravamo a casa di Ciro Coccia ovvero “La Dea Bendata” che, per una sera, ha cambiato veste diventando “La Dea d’Oriente” con un tocco esotico grazie a Giappo con Vittorio Lucci e la bravissima Laura Buonaurio. Siamo partiti proprio dalla terra del Sol Levante con una tempura di verdure e gamberi dal leggerissimo involucro ad esaltare l’interno, ben valorizzato e “salato” dalla classica salsa di soia, il tutto abbinato con una birra giapponese Asahi che non sovrasta questa nuvola di frittura ma se è possibile ne mette in risalto il gusto. Risponde il Belpaese con i fritti di Genny Aurora della brigata Coccia: arancini e crocchè, per non parlare della sublime Montanara in abbinamento a una birra italiana, semplice e beverina ma che perfettamente si adatta al piatto. Abbiamo degustato la Fravort Freshbeer, una lager trentina realizzata utilizzando orzo e luppolo locali. Siamo pronti per la prossima tappa del nostro viaggio e partiamo con un mix di nigiri, uramaki e hosomaki della chef Laura Buonaurio, allieva della chef nipponica Mayumi Sumiyoshi da tempo a capo della brigata di cucina di Giappo Pozzuoli. Risponde Ciro con le pizze per eccellenza: una Marinara con pomodoro San Marzano S. Nicola dei Miri, alici di Cetara e olio evo Le Tore e una Margherita, che dire… chapeau!. Per finire Federica Morra ci delizia con un tortino caldo di mela annurca e nocciole di Giffoni con confettura di albicocca, e proprio per concludere questo incrocio di culture e di sapori incontriamo ancora una volta il Giappone con il vino alle prugne made in Japan, il Takara plum.
Ottima idea della giornalista Laura Gambacorta, attendiamo altre di queste fusion!
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