Rivolgiamo un appello al governo, alla protezione civile, al prefetto, ai comuni e altri enti territoriali, ai vigili del fuoco, al Genio militare e altre forze armate, alle forze dell’ordine, e a volontari per un aiuto al ripristino delle condizioni di normalità dei vigneti e delle strutture produttive delle aziende vitivinicole della provincia di Benevento, affinché possano riprendere le attività in questo particolare momento del ciclo produttivo della vendemmia e della vinificazione.
Abbiamo bisogno di aiuti immediati e di operazioni per il ripristino delle condizioni di normalità delle aziende vitivinicole della provincia di Benevento, in modo da evitare un ulteriore aggravamento dei danni subiti a causa di questa emergenza, provocata dalle forti piogge che si sono abbattute sul territorio della nostra provincia in questi ultimi giorni.
Nella giornata del 14 ottobre 2015 si è verificato, nella nostra provincia, un catastrofico evento meteorico, dalle ore 22.15 del 14 ottobre alle ore 06.15 del 15 ottobre sono caduti 137 mm di pioggia, pari alla quantità di pioggia che si registra in circa un mese.
L’analisi delle stazioni meteoriche indicano, per in Sannio, una particolarità concentrata soprattutto nella fascia che va da Dugenta a Ariano Irpino, con epicentro Benevento.
In particolare nel bacino che comprende il fiume Calore, il Tammaro, l’Ufita, il Miscano, il Sabato e il Serretelle, con tutti i loro tributari minori, in 8 ore è caduta una quantità di acqua di circa 60,512 milioni di mc, sviluppando una portata di circa 2101,00 mc/sec, nella sezione idraulica di Telese e Amorosi. Un fenomeno perfettamente localizzato e intenso, e che ha causato inondazione di vigneti e di strutture di trasformazione delle uve e conservazione dei vini.
Pertanto abbiamo bisogno di un intervento immediato affinché possa essere ristabilito il funzionamento, in particolare delle strutture di trasformazione, che in questo delicato momento post vendemmiale potrebbero subire ulteriori danni irreparabili.
Il presidente del CdA | Libero Rillo
Nella speranza di un pronto accoglimento del presente appello, invio i più distinti saluti a nome degli oltre diecimila operatori della filiera vitivinicola beneventana.
#helpsannio
Almeno 1500 operai e dipendenti della piccola e media industria che opera nella zona industriale di Benevento, alla contrada Ponte Valentino, sono senza lavoro e molti anche senza casa.
La vasta area industriale è infatti sommersa dal fango e dai detriti dell’alluvione che ha distrutto e paralizzato ogni tipo di attività. Tra tante realtà ci sono, ad esempio, il pastificio “Rummo”, la “Minicozzi Sementi” e la “Metalplex”, “tre realtà industriali &ndash dice Luigi Diego Perifano, presidente del Consorzio ASI Benevento – che da sole danno occupazione almeno a 400 persone”. “E’ una situazione drammatica non solo per gli addetti ma anche per i titolari delle industrie che hanno visto spazzare via in pochi minuti anni e anni di lavoro e sacrifici”. “La palazzina dei nostri uffici &ndash dice con le lacrime agli occhi all’ANSA Antonio Minicozzi, titolare insieme ai suoi fratelli della “Agrisemi Minicozzi spa” &ndash è finita sotto otto metri d’acqua, è stata spazzata via in un attimo, così come i nostri capannoni sono stati distrutti insieme ad oltre 100mila quintali di semi per cereali pronti per la consegna a tutto il mercato agricolo del Sud Italia”. “Non so che dire, che fare: chiedo aiuto e sostegno a chiunque”, conclude Antonio Minicozzi tornando a spalare e a tentare di ripulire, insieme ai suoi congiunti, quello che resta della sua azienda sommersa dal fango e dai detriti. (ANSA).