Di Roberta Porciello
Due famiglie figlie della cultura gastronomica campana: la prima dedita all’alta ristorazione con Don Alfonso Iaccarino; la seconda che affonda le sue radici nella storia della pizza napoletana che si ritrova gourmet con l’ultima generazione ovvero Luca Castellano. Siamo a Sant’Agata sui Due Golfi, alla corte di “Re” Don Alfonso 1890, tra angoli di relax, piante officinali e spezie, con un bel forno a legna maiolicato, che è stato acceso per accogliere le chicche di Luca Castellano, erede di quattro generazioni di pizzaioli. Ed è subito Margherita e Marinara in primis, con un ottimo impasto, leggero e scioglievole, che ben si amalgama con le materie prime locali, dal ppomodoro San Marzano San Nicola dei Miri, alla treccia sorrentina, passando per il Provolone del Monaco e l’olio extravergine di oliva Le Peracciole; ma ciò che ci ha colpito particolarmente è stato riscoprire il gusto autentico della Marinara con il profumatissimo origano di Punta Campanella, un ingrediente che lascia veramente il segno. In abbinamento a due eccellenti vini di Agnanum: Falanghina e Piedirosso che non ti deludono mai. Tutto perfetto per presentare Luca Castellano e il suo nuovo progetto, la sua Pizzazzà promossa a Pizzeria Luca Castellano, con un percorso ben preciso e sempre al fianco dell’Associazione Verace Pizza Napoletana e coadiuvato da esperti di settore del calibro del consulente gastronomico Maurizio Cortese, della giornalista Laura Gambacorta e della designer di Activart Daniela Chiariello. Non poteva esserci presentazione migliore di quella di Livia e Alfonso Iaccarino ottimi padroni di casa; non resta che aspettare l’inaugurazione e gustare nel frattempo in questo tempio del gusto un’ottima pizza napoletana.
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