Ci sono giorni del calendario che ricordiamo per anniversari o compleanni, spesso legati alla sfera personale, ma vi sono poi quelli che sono un attesa comune, come la notte di San Lorenzo appena trascorsa, quella in cui col naso all’insù spiamo il cielo in attesa di rubarle il segreto di una scia cui affidare una nostra speranza.
In quel di Avella, al Moera Ristorante – Orto, una festa della gastronomia organizzata dalla giornalista Laura Gambacorta, ha accompagnato l’attesa delle stelle cadenti dei tanti intervenuti alla serata ‘’Note di gusto sotto le stelle’’ , dove le attente ed eccellenti selezioni di formaggi di bufala e pecora, delle aziende Le forme del Latte e La Malvizza, e le pizze fritte di Francesco Fierro, sono state l’ideale apertura ad una serata che ha visto protagonisti oltre allo Chef padrone di casa Francesco Fusco altri nomi noti del panorama gastronomico campano come Paolo Barale dal Marennà, Maurizio De Riggi del Markus, Giovanni Mariconda del Degusta e la presenza femminile di Antonella Rossi del Napoli Mia.
Preparazioni cariche di personalità e maestria sono state colpevoli di far distogliere lo sguardo dal cielo avaro di sorprese stellari ma carico di temporali lontani, gli aromi e sapori delle preparazioni di mare come quelle del pesce azzurro di Antonella, il risotto alla marinara di Paolo e il baccalà in due consistenze di Francesco sono state accompagnate dalle note di gusto del panino ‘Mpupata di un simpatico Giovanni e da un originale proposta di spaghetti ‘’non caldi’’con salsa di pomodoro San Marzano di Maurizio.
Le bollicine degli spumanti DUBL dei Feudi di San Gregorio hanno accompagnato gli assaggi, ma una festa non è tale se non c’è un dolce e a questo hanno rimediato le abilità di Pina Moliterno con i suoi originali gelati e Pasquale Pesce con la Cassata Avellino, il tutto accompagnato dagli assaggi della Distilleria Petrone.
Un delicato momento musicale si è levato dal pianoforte da cui piccole allieve della maestra Oleksandra, Vittoria e Maria Rita, hanno offerto le romantiche note di Schumann mentre commosse anche le candele sembravano tremare nella notte, i sensi a quel punto si sono sentiti appagati completamente.
Un San Lorenzo con poche stelle cadenti forse, ma ricca di una buona sinergia, in un luogo, Il Moera, che si presenta crocevia per l’incontro di eccellenze, di stili ed idee, laboratorio racchiuso tra basse colline, luogo d’arrivo dove è facile ripartire con una nuova ricchezza di gusto.
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