Pizza al trancio? No, parliamo di Spicchi d’autore, locale situato nel cuore del Vomero, che si fa conoscere in anteprima per la stampa il 21 maggio e che propone un concept decisamente innovativo.
Si parte dal design dei piatti, disegnati a forma di spicchio proprio per rimarcare la forza del nuovo concept di pizza e incorniciare al loro interno i fritti e i dessert di due maestri d’eccezione.
La Pizzeria gourmet ha come ulteriore punto di partenza la voglia di valorizzare le tradizioni e le tipicità campane, si parete dai fritti aristocratici napoletani, realizzati secondo le ricette originali del Settecento, che portano la firma dal maestro monzù Gerardo Modugno diventando uno dei punti di forza.
Durante la serata di presentazione è stato molto interessante l’interazione con il Maestro Modugno, ascoltandone i racconti e gustando i fritti proposti per l’occasione.
Infatti per l’occasione si è scelto di portarne in tavola ben quattro, partendo dalla delicata crocchetta di crema di pollo, a seguire con una mini crostatina di tagliolini alla finanziera passando per la provolina del Marchese Santasilia (a base di Caciocavallo affumicato di Agerola, Basilico, Uova, Farina e Pangrattato), fino ad arrivare al sublime e appagante uovo alla monachina ( a base di Uova, Besciamella, Noce moscata, Parmigiano Reggiano farina e Pan Grattato).
Il tutto è stato accompagnato da un’ulteriore scelta distintiva, la nuova nata in casa Poretti, birra champagne 10 luppoli, prodotta per Expo 2015 e offerta in anteprima per l’occasione.
Un inizio sfavillante che ha lasciato il posto ai quattro spicchi di pizza scelti per l’occasione, in modo da far percepire l’idea di poter personalizzare il proprio percorso degustativo attraverso la formula della pizza a spicchi. Il giovane pizzaiolo Mimmo Esposito, ha proposto per la serata la sua classica margherita, la “Cetarese” (con tonno di Cetara, Pistacchi tritati, cipolla e pomodori secchi), la quattro formaggi che si distingueva per la scelta di un originale “Blu di Bufala”e una gustosa Montanara fritta e ripassata al forno.
Anche qui la birra Poretti ha delicatamente accompagnato i quattro spicchi, la scelta è ricaduta sulla deliziosa 7 luppoli – birra non filtrata che conserva la ricchezza ed il gusto – e a seguire la fresca 4 luppoli, una lager a bassa fermentazione che si distingue per la sua leggiadria al palato.
Si è chiuso in bellezza con la deliziosa ricotta e pere del maestro Sal De Riso, preparata per l’occasione a forma di spicchio gigante.
Una serata perfettamente riuscita, vista anche la preziosa consulenza di Laura Gambacorta e di Giuseppe Gargiulo.
Non resta che provare i tanti spicchi proposti e i favolosi fritti di solida tradizione.
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