Enzo CocciaDi Gennaro Miele

Dallo stretto e lucente beccuccio l’olio scende come un filo elastico e dorato, ricco di luce, profumato con sfumature diverse secondo il frutto d’origine e tecniche di lavorazione, mentre un gesto delicato ne ricama un arabesco morbido sulla pizza.

È questa una delle immagini della serata ‘’Olive Oil : the day after Report’’ con la quale si è conclusa una giornata all’ insegna della conoscenza di un prodotto italiano sinonimo di eccellenza, l’olio d’oliva, che ha stimolato, nell’evento della giornalista enogastronomica Laura Gambacorta, il confronto sull’argomento tra produttori, studiosi e consumatori.

Location d’eccezione è stata La ‘’Pizzaria’’, tempio del gusto a Napoli di Enzo Coccia, artigiano da sempre attento alla diffusione del messaggio pizza e dei suoi ingredienti come elemento distintivo della cultura partenopea, utile chiave gastronomica che gli ha aperto le porte di culture diverse nel mondo.

La degustazione di 5 pizze in abbinamento ad altrettanti diversi oli è stato un laboratorio didattico che ha permesso agli alimenti di esaltare vicendevolmente le proprie caratteristiche di tendenza dolce, aromaticità o piccantezza.

Gli assaggi sono stati accompagnati dal Gragnano OTTOUVE di Salvatore Martusciello, occasione di fare un brindisi tutto campano, un vino che è viva reinterpretazione di una storica tradizione enologica.

Affascinanti le spiegazioni sui diversi tipi di olio ad opera dei produttori cui è seguito l’annuncio di Enzo Coccia del progetto di un video per l’ EXPO’ 2015 sulla pizza napoletana girato a Capodimonte, al cui polo museale si è ulteriolmente legato creando la ‘’pizza Capodimonte’’ delle quali parte del ricavato delle vendite sarà devoluto al restauro delle opere del museo.La sala affollata de La Notizia

Attenzione, coesione, progetto credo siano le parole da cui ripartire per una nuova sfida della qualità che un prodotto come l’olio italiano deve affrontare, lontano dalle etichette che indicano ‘’olive europee’’ .

La complessità del suo gusto è frutto del territorio e del coraggio dei produttori, non è solo un condimento ma protagonista del risultato finale del sapore, alla stregua di un piccolo gesto che può cambiare un umore, una goccia di buon olio non può che migliorare il mondo gastronomico.