Di Roberta Porciello
Interessante, affascinate e costruttivo avvicinarsi al mondo degli oli, una terra spesso inesplorata ma che, se conosciuta, può diventare un bellissimo viaggio senza ritorno. Lo ha capito Enzo Coccia che, coadiuvato dalla giornalista Laura Gambacorta, ha riunito esperti e produttori di olio EVO per un incontro di approfondimento e degustazione: “Olive oil: the day after Report”. Una mattina all’insegna della conoscenza e dell’olio, grazie a Riccardo Scarpellini, Maria Luisa Ambrosino, Gino Celletti e Raffaele Sacchi. Un parterre qualificato e altamente professionale che ha sviluppato interessanti focus con spiegazioni esaustive, partendo dalle tipologie di olio, che troviamo a scaffale, fino alla lettura dell’etichette con il sostegno alla bontà dell’olio extra vergine d’oliva e alle sue benefiche azioni. Maria Luisa Ambrosino con i vari produttori ci ha poi accompagnato nel mondo della degustazione degli oli, tra “strippaggio” [tecnica che permette di coglierne gli aromi e le sensazioni tattili, portando la lingua al palato con denti strette e labbra semi aperte aspirando, nel contempo, aria] e coinvolgenti descrizione olfattive. Siamo passati dalla mandorla della cultivar Carpellese dell’azienda Madonna dell’Olivo di Antonino Mennella, poi alla Rotondella del Diesis Dop Colline Salernitane dell’azienda La Torretta di Maria Provenza con l’amaro e il piccante in perfetto equilibrio con il fruttato, continuando con la stessa Dop territoriale e la cultivar Minucciola di Vittoria Brancaccio dell’azienda Le Tore in cui il naso si inebria di macchia mediterranea tra rosmarino e alloro, e finire con un’Ortice riserva di Alberto Romano dell’azienda Frantoio Romano, per un netto profumo di pomodoro associato a una sensazione di frutta a pasta bianca. Ed ora come potremmo mai tornare alle nostre “care” marche commerciali?
Scegliete il buono…
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