Di Aniello Buonincontro
Che gli scozzesi siano un popolo orgoglioso, con una forte identità, è cosa nota. Legati saldamente alla loro terra e alle proprie tradizioni nutrono un profondo affetto per quelle figure storiche che, in qualche modo, hanno cercato di affrancarli dal dominio inglese.
Uno di questi personaggi è Carlo Eduardo Stuart, detto Bonnie Prince Charlie. Nato a Roma in verità, dove il padre era in esilio, nel 1720. Quando ebbe 25 anni cercò di riconquistare il trono scozzese sottratto al nonno. Il suo ingresso in patria avvenne dall’isola di Skye, dove poi trovò rifugio ripiegando dalla sconfitta. Le gesta del pretendente al trono divennero una ninnananna, Skye Boat Song, canticchiata in Scozia e negli Stati Uniti, dove folta è la comunità degli scozzesi. A Londra, però, nessun bambino si è mai addormentato su quella melodia.
Su quell’isola, ormai, di quelle gesta non è rimasta nemmeno l’eco. Ma la cosa che rattrista, con una vena di sarcasmo che aumenta il livello alcolemico dell’articolo, è che delle sette distillerie di una volta ve n’è rimasta solo una, la Talisker appunto, di proprietà della Diageo. La leggenda vuole che Bonnie Prince abbia contribuito a migliorare il processo di produzione di quel prodotto.
Il Single Malt della Talisker, più facile da reperire è il Talisker 10. A questo si è abbinato un Alec Bradley. Il, Tempus Medius 6, prodotto dalla Alec Bradley. Fondata nel 1996 da Alan Rubin (Alec e Bradley sono i nomi dei suoi due figli) e la Linea Tempus fu la prima linea a riscuotere un grande successo tra gli appassionati. Con sede a Miami (Florida), la Alec Bradley produce sigari a Danlì, in Honduras, reperendo i migliori tabacchi da diversi terroir, sempre con risultati ottimi, a volte con belle scoperte.
Dopo le dovute presentazioni passiamo all’abbinamento. Mettere insieme due prodotti, che già singolarmente sono impegnativi per il palato, non è mai una cosa semplice. Sappiamo che la struttura va abbinata per concordanza e questo implica che quando il distillato inizia a spingere occorre scegliere un sigaro che faccia altrettanto e per quanto il risultato possa risultare piacevole l’impatto sul palato è un aspetto da valutare.
Il Talisker 10 ha un brillante color ambra, al naso è molto intenso. Colpisce subito il torbato, poi note agrumate introducono il salmastro, che caratterizza tutti i prodotti di questa distilleria.
Portando il bicchiere alla bocca il distillato risulta lievemente dolce e sapido. Si avverte una piacevole piccantezza, ma la caratteristica più importante è la morbidezza, proprio quella che dovrebbe aiutare nell’abbinamento.
Il finale è lungo, sapido, piccante. Permane l’aroma di agrumi e la morbidezza.
Il sigaro. Avvolto da una fascia luminosa prima dell’accensione (fumata a crudo) rilascia eleganti profumi di frutta secca, cacao e pane fresco.
Appena acceso il fumo è sapido, leggermente amaro con una sensazione tattile piccante. Si percepiscono intensi aromi di legno, spezie, frutta secca, lievi note agrumate e sentori di resina. Questi ultimi due aromi scompaiono verso la metà, quando la fumata acquista più carattere.
Il sigaro è di forza media, con una struttura quasi robusta. Equilibrato, intenso, persistente ed armonico.
Nell’abbinamento la morbidezza del distillato ben bilancia la sapidità e la tendenza amara del sigaro, ma il 46% di alcool si fa sentire e nel finale il distillato dura più del sigaro, sfumando con un piccante importante. Solo a metà fumata, quando il sigaro diventa più nerboruto, l’abbinamento si avvicina all’armonia. Il distillato domina il confronto. Ma considerando la tipologia di prodotti abbinati il risultato non è assolutamente spiacevole. Anzi.
Il Whisky
Talisker 10
Alcool: 45,8%
Distilleria: Talisker, Carbost, Isola di Skye, Scozia
Prezzo indicativo: 35€
Reperibilità: Alta
Il Sigaro
Marca: Alec Bradley
Linea: Tempus
Modulo: Medius 6
Dimensioni: 52 x 6” (152 mm)
Fabbrica: Raices Cubanas – Danlì, Honduras
Wrapper: Honduras
Binder: Honduras
Filler: Honduras, Nicaragua
Prezzo: 8€
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