Da sempre Gragnano gode di fama mondiale per la pasta che produce, fatta proprio come una volta, con ingredienti poveri e genuini. Ed è proprio qui, nella nuova location de La Galleria, che si sono riuniti due grandi chef, Giulio Coppola, allievo di Antonino Cannavacciuolo nonché chef di casa, e Domenico Iavarone, chef stellato del Maxi di Capo La Gala di Vico Equense, preparando a quattro mani piatti semplici ma estremamente interessanti.
Si è partiti con entrèe di frittatina di pasta del Pastificio dei Campi e calzoncino fritto di cicoli e ricotta, leggeri e fragranti, per poi passare al sapore avvolgente del gambero rosso crudo su polenta e cialdina di ceci e infine al gusto deciso e persistente della crema di scarola con aringa affumicata e mandorle. Il tutto è stato perfettamente innaffiato da un Salicerchi Costa d’Amalfi Doc 2012 di Raffaele Palma, un rosato dalla spiccata freschezza raccontato magistralmente dall’enologo Vincenzo Mercurio.
Sempre di Raffaele Palma era il Puntacroce Costa d’Amalfi bianco Doc 2012, un blend di falanghina, biancolella, ginestra ed altre varietà locali, agrumato al naso, con note minerali e una buona acidità che ben si sposavano al baccalà spolverato di olive nere su letto di baccalà mantecato, con insalata di rinforzo, scagliette di dattero tostato e crema di cavolfiore alla vaniglia. Abbinamento equilibrato e armonico.
La stessa armonia la si è riscontrata nel Mischiato Potente Pastificio dei Campi, già di per sé una garanzia, in zuppa di pesce, fagioli e crudo di triglia, il tutto rifinito da un giro di extra vergine d’oliva a crudo a coronare un piatto straordinario, sia dal punto di vista organolettico che visivo.
Ci ha convinto meno, a differenza delle altre creazioni dei due chef, la minestrina maritata di pesce con calamaro, gambero crudo e polpettine di merluzzo, dalle note un po’ troppo agrodolci. Sicuramente un piatto molto innovativo, ma troppo distante dalla tradizionale minestra maritata, a base di carne, che noi siamo abituati ad assaporare. In abbinamento, Montecorvo Costa d’Amalfi rosso Doc 2012, uvaggio di piedirosso, aglianico e tintore, di buona struttura e dalla notevole persistenza gusto-olfattiva.
Prima delle coccole finali, ci è stato servito un graditissimo pre-dessert: millerighe Pastificio dei Campi con soffritto e crostini di pane croccante, il colpo di grazia!
Hanno chiuso l’ottima cena una delicatissima bruschetta di pasta sfoglia con crema, polvere di pistacchio e fragoline di bosco, cornettini e capresine, e piccole coccole natalizie. E dopo tutte queste bontà, non può non essere un Buon Natale!
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