“ Se eliminiamo il gioco dalla nostra vita diventiamo vecchi. Giocare ci fa sentire giovani.” Esordisce così Enzo Coccia alla presentazione dei suoi nuovi “piatti” tenutasi lo scorso lunedì 24 novembre nella storica sede di Pizzaria La Notizia.
La serata è una grande festa in stile napoletano impostata quasi come un percorso di un gioco di società. Si inizia con la proiezione del video creato in collaborazione con Carlo Licenziato, video che ha fatto da veicolo sul web, quasi come fosse un teaser, nei giorni precedenti l’evento, grazie al lavoro del digital strategist di Enzo Coccia, il prof. Guido Fusco, che ne cura l’immagine online.
“ Quello che ha ispirato il mio gioco è il nostro modo di essere napoletani e di vivere la nostra napoletanità” continua l’istrionico pizzaiolo, “Noi siamo detentori di una grande tradizione e di una grande cultura di cui dobbiamo essere fieri e che dobbiamo professare come un credo.”
L’ispirazione, come lo stesso Enzo ci spiega, è venuta guardando la collezione Farnese al museo di Capodimonte: se i re di Napoli mangiavano in piatti finemente decorati, perché non riservare lo stesso privilegio a clienti e amici della pizzeria? Così facendo è possibile trovarsi davanti non uno, ma ben due pezzi di storia napoletana: la pizza e il piatto.
“Enzo ha avuto questa splendida idea, dopodiché ha commissionato la creazione dei piatti all’azienda Casolaro, leader nel settore hotellerie” chiarisce la giornalista e organizzatrice dell’evento Laura Gambacorta, “ è stato un lungo e duro lavoro di squadra” ci tiene a sottolineare il padrone di casa, sono stati creati dei piatti appositi su cui poter stampare i disegni degli autori Simone Prisco e Germano Massenzio.
I piatti sono sei e ognuno rappresenta i simboli della napoletanità tradizionale, come ad esempio il gioco, la musica, la superstizione, il caffè. Ci vengono svelati poco alla volta nel corso della serata, perché inizialmente nascosti dalle squisite pizze (a partire dal rotolino ai quattro formaggi, un secondo giro di pizze casuali ispirato alle estrazioni della tombola e una terza prosciutto, rucola e sfere di olio piccante) e intervallati da una scaletta musicale a tema eseguita live dagli artisti Enzo e Floriana.
Insieme ai piatti si tiene anche il battesimo della nuova creatura di Enzo Il sole nel piatto, fatto con pomodorino giallo del piennolo, uno dei prodotti campani più antichi, e alici del Cantabrico che come esclama egli stesso sono “eccezionali proprio!”. L’idea è ispirata ad un’opera teatrale La gatta Cenerentola di Roberto De Simone, che a sua volta è tratta dalla fiaba Lo Cunto de li Cunti del 1634 di Gianbattista Basile, insomma va a scavare proprio nelle radici più profonde della storia di Napoli.
Come la gatta Cenerentola, la pizza Sole nel piatto è davvero una favola!
Il tutto è accompagnato dai vini della cantina Iovine di Pimonte, della quale erano presenti Raffaele e Aniello, quest’ultimo ci spiega che “l’idea per questa sera era quello di bere Gragnano in modi diversi, di berlo in modo semplice, perché storicamente non è solo un vino rosso e le sue declinazioni bianco e rosato si abbinano molto bene alla nostra cucina.”
Infine per concludere dolcemente la serata viene servito lo spumone della premiata gelateria di Vico Equense Gabriele e un immancabile caffè.
Complimenti ad Enzo Coccia per il suo lavoro, che porta in alto il nome di Napoli, riuscendo ad unire, in una sinergia quasi magica, tradizione e innovazione.
Foto di Luigi Savino
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