Di Roberta Porciello In una location ricca di suggestioni borboniche, immersi tra i volti dei reali e con lo stemma del casato sempre presente, l’Associazione Italiana Sommelier di Napoli era in prima linea per allietare S.A.R., il Principe Carlo di Borbone, erede delle Due Sicilie e Duca di Castro e Capo della Real Casa, presso l’Archivio Storico di Via Morghen del patron Luca Iannuzzi. Un brindisi dal profumo campano che Sua Maestà Carlo di Borbone ha apprezzato particolarmente come del resto i suoi antenati…Ed è infatti proprio durante il periodo dei gigli borbonici che venne valorizzata e apprezzata la varietà, tutta campana, del Pallagrello Bianco, che aveva una posizione di rilievo nella “vigna del Ventaglio”di San Leucio, frutto della volontà lungimirante di Re Ferdinando IV di Borbone e realizzata da Vanvitelli con un impianto a semicerchio con nove raggi e dieci settori nei quali furono allocate dieci pregiate varietà di uva del Regno delle Due Sicilie, tra cui il Piedimonte bianco, ovvero il nostro Pallagrello. Non potevamo che portare all’attenzione di Sua Maestà un top wine campano, degno erede proprio di quella vigna del Ventaglio: Le Sèrole 2012 di Terre del Principe, un vino ambizioso e ricco di carattere, che ci regala un sorso pieno e convincente; al naso colpisce per l’albicocca matura e i fiori d’acacia con una sottile vena tostata, e in bocca si manifesta tutta la sinergia tra la nota fresca e agrumata con un velo di speziatura per una perfetta amalgama. In abbinamento un buffet di finger food, in cui spiccavano lo stracotto e la genovese di bufala (selezione Buffalo Beef) preparati dallo chef Angelo Caputo de La Campagnola di Cancello Ed Arnone (Ce), il tutto allestito dallo staff del patron Luca Iannuzzi che è stato investito per l’occasione della medaglia d’argento di benemerenza del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio. Si susseguono al cospetto del principe tutta la nobiltà napoletana con tanti doni e anche l’AIS Napoli non è certo da meno, dopo aver donato al principe l’anno precedente, il tastevin onorario dell’associazione, quest’anno un altro ricordo “godurioso” della Campania da bere, una magnum di Ambruco di Pallagrello Nero di Terre del Principe, particolarmente apprezzato dal reale e dal suo segretario. Non ci resta che dire Viva ‘o Rre!…che beve Pallagrello! P.s. Chi l’avrebbe mai detto che avrei partecipato a un banchetto reale?
Scrivi un commento