Di Fosca Tortorelli
Napoli non finisce mai di sorprendere, viste le sue numerose potenzialità e la sua fantasiosa creatività. Infatti, quest’anno, tra gli eventi speciali abbinati ai giorni del Napoli Film Festival, spicca la serata dedicata alla “cinegustologia”, disciplina in cui piatti e vini sono abbinati ad attori e film, completandone l’esperienza sensoriale.
La serata organizzata dallo chef Mimmo Alba e da Marco Lombardi si è svolta il 30 settembre alla Cantina San Teodoro di vico Satriano a Napoli, con piatti ispirati alle opere dei nostri tre grandi attori omaggiati quest’anno dal Napoli Film Festival, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica e Massimo Troisi.
Marco Lombardi, critico enogastronomico e cinematografico – non nuovo ad organizzare eventi all’insegna di quella che egli stesso ha denominato “Cinegustologia” – ha introdotto la serata spiegando ai partecipanti la caratterizzazione dei personaggi scelti e dei loro film, descrivendo il perché e il come delle possibili assonanze con i piatti proposti.
Nell’attesa del vero e proprio inizio della cena, un delicato e personale benvenuto dello chef ha accolto i partecipanti; una piccola caponatina di tradizione siciliana caratterizzata da un aglio tanto gentile, sia in gusto che aspetto, da ricordare una bianca mandorla d’Avola.
Ma veniamo ai piatti, che insieme agli attori e ai vini sono stati i veri protagonisti della serata; a De Filippo lo chef ha associato dei ravioli di cioccolata amara con marmellata di arance, anch’esse amare, su reticolato di aceto balsamico, il tutto accompagnato da una grattugiata di ricotta salata. Un piatto incisivo ma delicato, teso a voler sottolineare un illogico gioco matematico che, però, porta ad un risultato coerente e concreto; quel morbido, dolce, amaro che ben interpreta il carattere espressivo dell’autore, il tutto ben sostenuto dal Greco di Tufo 2012 della giovane azienda Tenuta Scuotto, che ha perfettamente accompagnato il piatto armonizzandosi con esso ed esaltandone il carattere.
A seguire una reinterpretazione della genovese; il piatto si presentava con un delicato sentore di chiodi di garofano e una cipolla ben lavorata, presente ma non invadente, completata da una rana pescatrice, delicata e carnosa, e un mezzo pacchero del pastificio De Martino. Stavolta il riferimento era rivolto a De Sica, descritto attraverso il piatto come un personaggio tenace e pungente. In questo caso il vino scelto, il Fiano di Avellino 2012 sempre della Tenuta Scuotto, ha ben rappresentato piatto e personaggio.
L’ultimo attore, Troisi, è stato sapientemente interpretato da Mimmo Alba attraverso un merluzzo in tempura con yogurt acido, marmellata di peperoncino piccante, polvere di liquirizia e friggitelli; un perfetto connubio di dolcezze (dato dalla polvere di liquerizia) e amarezze (data dai friggitelli) e la particolare nota croccante della tempura, assimilabile al carattere ironico dell’attore. Perfetto bilanciamento di sapori, nessuna nota prevale sulle altre e, in questo caso, il Fiano “Oi nì” 2011 (prodotto con uve raccolte nella prima decade di Novembre) ha contribuito positivamente, creando una piacevole pulizia di bocca .
Al momento del dessert il pubblico è stato coinvolto nel gioco dei sapori, lo chef ha proposto il suo cannolo scomposto, a base di ricotta di pecora di Noto e cialda fritta nello strutto. Il gioco è consistito nel trovare la giusta associazione cinegustologica del dessert proposto.
Diverse sono state le interpretazioni del pubblico, spaziando da Sofia Loren ad Anthony Hopkins, creando un dialogo rilassato e partecipato.
Al termine della cena, il mastro cioccolatiere Gennaro Bottone ha offerto il suo tartufo gelato al croccantino al rhum.
Curiosità, gusto e ironia hanno reso la serata perfettamente riuscita, non ci resta che aspettare la prossima cena cinegustologica!

E per citare Eduardo
tutto ha inizio, sempre da uno stimolo emotivo: reazione a una ingiustizia, sdegno per l’ipocrisia mia ed altrui, solidarietà e simpatia umana per una persona o un gruppo di persone, ribellione contro leggi superate e anacronistiche con il mondo di oggi.