Di Gennaro Miele
Il mondo ha in noi il primo impatto attraverso gli occhi, che sia intensa luce di mattino o sfumature della sera, quel tutto che ci circonda appare sin da piccoli attraverso un primitivo alfabeto, le immagini, così gli altri entrano nella nostra esistenza e noi nella loro, fatti di colori e forme.
Ripercorrendo le linee e le sfumature di un quadro è l’ anima di un artista che si vede, che inconsapevole dona al mondo la magia del silenzio ch’è tra le foglie alte, dove spesso è arduo arrivare con lo sguardo ma non col cuore, il dono di questo quadro è dono di un mondo.
Coppa e vulcano sono scrigni sulla tela di tesori celati, quei tesori di cui siamo custodi, i nostri colori, quell’arcobaleno che in un abbraccio i ragazzi de ”la bottega dei semplici pensieri” sono capaci di esprimere, dolcemente inconsapevoli di essere spesso maestri e non allievi.
E ancora adesso gli occhi si inumidiscono come il primo autunno nel ripensare ai momenti vissuti fianco a fianco, attimi anche loro racchiusi nella coppa e nell’ ironia del pulcinella, gli stessi occhi che sono calice in cui versare la vita dell’ uno nell’ altro, come vino, per andare oltre gli stessi colori, riempirci di noi dagli occhi al cuore.
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