Di Gennaro Miele
Una bottiglia di vino è il racconto della storia di acini cresciuti insieme, curati e nutriti dalla stessa vite. Potrebbe un solo chicco dare origine a tutto questo? No, la grandezza delle cose create dalle persone, infatti, altro non è che la somma delle nostre differenze, come in un gioco di equilibrio tra acidi e zuccheri.
La nostra associazione è fatta di persone, parte integrante dell’enorme pigna del mondo, siamo uomini e donne, ragazzi o genitori, tutti uguali nelle nostre diversità sottili o evidenti che siano.
Allo stregua del tempo dato ad un vino per aprirsi ed esprimere la propria storia, dovremmo dare tempo agli altri e a noi stessi per incontrarci nel momento invisibile che va tra il passato ed il presente che ci mette faccia a faccia, perdere l’occasione del contatto dei ragazzi de ”la bottega dei semplici pensieri” sarebbe perdere una parte preziosa di noi, ignorata nella spesso egocentrica visione del mondo.
L’Ais Napoli non ha perso quest’ occasione, cogliendo nella serata finale di Malazè la vendemmia che porterà una nuova annata nella nostra enoteca emozionale, un nuovo incontro, non il primo infatti, con chicchi colmi di un bene prezioso come la speranza e la voglia di fare.
Una volta ho letto la frase ”la diversità non è un mondo a parte, ma una parte del mondo” , una parte dell’immaginaria pigna da cui il mondo stesso dovrebbe trarre succo, arido com’è spesso di un gesto concreto e di una parola sincera, e proprio pensando alle parole mi accorgo che il nostro acronimo, AIS, può essere interpretato come le sfumature di colore attraverso un bicchiere, Andare Insieme… Semplicemente.
Foto di Anna Ciotola
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