Di Tommaso Mascolo
Come spesso capita a chi fa il nostro lavoro, l’occasione di una degustazione viene dal lavoro stesso.
Scorrendo la selezione degli champagne della carta vini colpisce questo millesimo 95.
Come si presenterà? si sarà mantenuto e in che forma?
La bella bottiglia simile ad una caraffa dal collo stretto, svasata in basso e studiata per concentrare gli aromi, è corredata da uno splendido tappo a fungere da stopper.
Se ne apprezza anche subito la comodità per la mescita.
Il tappo in sughero posto a preservare nel tempo questa cuveè di pinot nero e chardonnay si presenta senza sorprese se non con una elasticità giunta al limite.
L’apertura mi rincuora subito: effervescenza presente.
Versandolo in un ampio calice scelto per la degustazione si percepisce subito la sua misurata eleganza e la quasi cremosità.
Il cordone che lega le fini bollicine è composto, sottile, continuo ed elegantemente presente.
Una sincera brillantezza illumina il suo accativante giallo oro, non particolarmente profondo ma vivido, con qualche leggerissima screziatura ramata.
Naso fine e doverosamente complesso in cui si susseguono fini note evolute di lieviti nobili, di vaniglia e leggera tostatura di nocciola.
La cremosità percepita alla vista è confermata al primo sorso così come le note odorose.
L’elegante perlage non sovrasta i delicati sapori ma li supporta sinergicamente: fresco e lievemente minerale, con un’iniziale nota di foglia di limone; chiude un po’ velocemente con biscotto alla vaniglia e nocciola, passando attraverso sottili note di pesca, albicocca secca e miele d’arancio.
Per dirla in gergo sartoriale: consunta la trama, viene fuori la stoffa.
VOTO 92/100
CURIOSITA’: questa cuvée di pregio è dedicata a Luigi XV che per primo decretò l’imbottigliamento dello champagne nella regione per preservare il perlage. La famiglia, proveniente dalla Svizzera e più precisamente dalla regione attraversata dal fiume de La Venoge, si trasferì in Francia dove Henry Marc De Venoge fonda l’azienda nel 1837 con sede a Mareuil sur Ay. Inoltre egli inventò una etichetta ovale innovativa ed iniziò ad apporre, oltre che il tipo di vino ed il nome del produttore, anche un disegno di due bottiglie sull’etichetta, dando il via, primo al mondo, alla moda delle etichette illustrate.
Nel 1998 il GRUPPO BOIZEL- CHANOINE CHAMPAGNE (B.C.C.), quotato alla borsa di Parigi, acquista la Maison De Venoge che ancor oggi ne fa parte.
Data degustazione 27/7/2014
Location: Ristorante Indaco del Regina Isabella – Isola d’Ischia
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