Di Gennaro Miele
Le onde del mare a volte portano a riva piccoli tesori inaspettati, variopinte conchiglie o legni levigati, il lungomare davanti al Nabilah ha portato a tanti amici il meritato premio del diploma di Sommelier, biglietto da visita nell’intrigante mondo del vino con il suo fascino inesauribile.
Dopo tanto studio e assaggi e nottate sui libri (almeno così si dice),
il monitor del pc dove si cercava l’ ultima docg si è trasformato nell’ argenteo cerchio del tastevin, il nostro simbolo, origini antiche da mostrare come la base di un albero genealogico di cui non si contano più i rami.
L’atmosfera è stata quella del taglio di un traguardo, di un percorso che quella sera è stato allo stesso tempo fine ed inizio.
La fine della lettura dei vostri testi e l’inizio di un viaggio che vi porterà su colline tra i filari , sotto cieli di albe e tramonti ,a cercare di rubare l attimo in cui l ‘ uva nasconde il segreto dei suoi sapori, respirando gli odori della sua casa intrisa di silenzi e luce.
Quelle stesse uve che l’AIS Napoli ha unito scegliendo cantine che dal nord al sud , con le loro più fini e varie espressioni , hanno creato un ‘unica ideale Italia fatta di perlage, bollicine che risalivano nei calici di maestri e alunni tra i quali la distanza adesso è minore , come le sfumature di porpora e rubino.
È stata anche una festa su cui si è affacciata finalmente anche l’estate che con un tramonto silenzioso colorava la linea d’orizzonte di fronte alla quale l’ anima ha avuto il suo dolce aperitivo predisponendoci ad una serata spensierata arricchita da preparazioni gourmet tra tradizione e futuro.
Abbiate cura del vostro amore per il vino neo sommelier e cercate nel vostro tastevin infinite domande.
Foto di Enzo Buono
Scrivi un commento