Di Aniello Buonincontro
Il Whisky è un Highland Park 12 years. Kirkwall, Isole Orcadi, Scozia.
Il sigaro è un Don Pepin Garcia, Linea Blu, formato Lancero (38 X 190 mm). Estelì, Nicaragua.
Prima di accendere il sigaro, è buona abitudine, effettuare una prima analisi del whisky. La persistenza dei sigari, in genere, non permetterebbe una valutazione piena del distillato.
Highland Park è la distilleria ubicata più a nord della Scozia, il clima freddo aiuta molto nella lunga fase di affinamento in botte, concedendo agli angeli una quota decisamente esigua.
Con un tenore alcolico del 40%, il 12 anni, è considerato un “entry level” per i Single Malt, ma decisamente di alta qualità.
Realizzato con malto parzialmente torbato e passaggio in botti utilizzate precedentemente per lo sherry, ha colore ambrato e al naso è molto interessante. Leggermente salmastro, si sente subito la torba con piacevoli note affumicate. Vaniglia e frutta, in particolare, sul finale, si sente un lieve sentore citrino.
Al palato è caldo, per il tenore alcolico, sapido e leggermente piccante. Il finale è morbido e lungo.
Passiamo al sigaro.
È prodotto da un personaggio, Pepìn Garcia, la cui storia personale è molto affascinante, esula da questo articolo ma va sicuramente approfondita. Un Lancero non è il modulo semplice da fumare, richiede molta attenzione nella gestione, ma in questo caso l’eleganza degli aromi, la morbidezza al palato e la carica nicotinica non eccessiva facevano prevedere la riuscita dell’abbinamento.
La costanza produttiva è una caratteristica che aiuta molto in abbinamento e se la si può dare per scontato quando si parla di whisky non si può per i sigari. Ma questa è un’altra storia.
Prima di accendere il sigaro i profumi che si percepiscono sono di pepe, terra e fieno. Durante la fumata al palato è dolce, sapido, con una marcata sensazione piccante. Piacevolmente morbido.
Appena acceso si avverte subito che è un sigaro di corpo, di forza medio – alta. Gli aromi che si sprigionano sono intensi. Si avverte cacao, legno e si conferma il pepe. Note minerali e cuoio completano il bouquet di profumi, che può essere definito senza ombra di dubbio complesso.
Occorre però prestare attenzione a come lo si fuma, un sigaro così sottile, se sottoposto a puffate frequenti o potenti, rischia di virare su note amare ed acide, decisamente poco piacevoli.
Dopo aver assaggiato il distillato e iniziato a fumare occorre concedere al palato qualche minuto per abituarsi a due prodotti con un carattere sì deciso.
A regime però è la morbidezza della combinazione la caratteristica che spicca maggiormente.
Per quanto i due prodotti calino singolarmente in intensità, il complesso è lodevole, gli aromi ben si coniugano creando sfumature di colore piacevoli ed ombre accattivanti. La lingua non si affatica, anche questa una bella scoperta.
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