Di Roberta Porciello
Ci sta un francese, un veronese e un napoletano…no non vi voglio raccontare una barzelletta ma la “vera” novità di questo Vinitaly 2014. Non solo Vininternational e Vinitalybio, lunedì girando per i padiglioni non si parlava d’altro: il made in Naples, ideato da Tommaso Luongo e dall’Ais Napoli, ovvero lo Champagne MOB.
Come ogni Flash-Mob che si rispetti, luogo e orario viaggiano poco prima solo sui social…Ore 15:00 un misterioso tweet “ore 19 Piazza Erbe n.24, Tommaso”, il messaggio recitava più o meno così. Un solo indizio, una frase, con un “misterioso” punto di partenza: “Nel segno di EMME”. Arriviamo alla meta agognata e ci accoglie lo staff al gran completo dello Champagne Mob in felpa d’ordinanza, poi iniziamo a scoprire, poco alla volta, tutte le EMME della serata…M come Mozzarella, M come Magnum, M come Mangalica, perfino M come il pane tradizionale di Stefano Pagliuca plasmato a forma di emme per l’occasione, ed infine M come il nostro grande presidente AIS Antonello Maietta.
Lo Champagne MOB sbarca nel cuore di Verona, per un viaggio nel terroir francese a colpi di magnum, in abbinamento con Mozzarella di Bufala Campana Dop e Prosciutto ungherese di Mangalica. E alla fine ci si ritrova tutti al Bloom Cafè sotto la statua della Madonna a Piazza Erbe, calici in mano pronti per brindare, abbiamo 6 champagne che ci aspettano.
La degustazione parte con lo champagne L’Accomplie di Savart [80% PN e 20% CH], un sorso ricco e piacevole che coniuga con eleganza il frutto del Pinot Noir assieme alla freschezza agrumata dello Chardonnay. Poi il è il turno di un interessante BdB con lo champagne Bonnet-Gilmert brut cuvée Grand Cru [100% CH], una beva succosa dai toni agrumati intervallati da spunti gessosi. Si continua, a tambur battente, e si stappa Marie Noëlle Ledru, la Signora del Pinot nero con lo champagne Grand Cru Extra Brut, dall’intensa e lineare mineralità Ambonnay style che abbraccia con virilità una materia tanto soffice quanto importante. La serata è ancora lunga ed è il turno di Jean Vesselle Brut Reserve Grand Cru, [80% PN, 20% CH], mix esplosivo di naso “tutti frutti” e bocca cremosa. E mentre il nostro Charcutier, al secolo Salvatore Cautero, continua imperterrito ad affettare a mano il pregiato prosciutto di maiale pecora noi passiamo con nonchalance al quinto champagne con il R&L Legras Brut NV, un fragrante intreccio al naso di gesso, agrumi e frutta a polpa bianca con un’energica tensione gustativa sostenuta da guizzante acidità. Per l’ultimo “botto”, saliamo sulla Montagna di Reims con la maison Berèche & Fils e il Réserve Brut s.a. E’ questa una cuvée formata da Pinot Noir, Pinot Meunier e Chardonnay in ugual proporzione, grande energia e profondità, con un frutto carnoso e un finale decisamente sapido. “Chi beve e mangia bene, dorme bene, chi dorme bene, non pecca, chi non pecca va in paradiso. Perciò, se vogliamo andare in paradiso, beviamo e mangiamo in modo eccellente”…W gli Champagne MOB, W l’AIS e specialmente [sono di parte] l’AIS NAPOLI.
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