Di Gennaro Miele
Stasera l’ ultima lezione dell’anno del corso di secondo livello Ais a Baia, un sincero Antonio Fusco ci ha guidato tra le bellezze della viticoltura del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, diradando con le sue parole la nebbia che avvolgeva prima queste terre che ora ci appaiono più vicine grazie anche alla freschezza di un Friulano, alla bella morbidezza del Lugana, ad un interessante Refosco e ad un Valpolicella Classico Superiore che si raccontava da solo con i suoi sentori dolci. La convivialità Ais è come il sentore marcante di un vino che lo rende riconoscibile tra tanti simili, persone nuove, strade finora separate o parallele che si incrociano, sulla base di un discorso iniziato in punti di origine lontani ma stranamente vicini e che si riconoscono in un unico obbiettivo andare ancora oltre, insieme, in un ideale vigneto fino all’ ultimo filare dove cresce un grappolo diverso dagli altri, diverso per forma e colore, diverso come può essere l’amicizia nelle sue mille sfaccettature che in questo gruppo si respira. Grazie Ais Napoli
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