Di Antonella Orsini
Nel salotto più elegante di Napoli, il Gran Caffè Gambrinus, si è svolto oggi un bellissimo e dolcissimo evento, i migliori pasticceri campani hanno presentato le loro interpretazioni del Panettone Campano.
Vi riporto brevemente qualche cenno storico per gli amici che non hanno ancora visitato Napoli e il Grambrinus :
” La storia del Gran Caffè Gambrinus inizia con l’Unità di Italia quando, nel 1860, al piano terra del palazzo della Foresteria, l’elegante edificio del 1816 che oggi ospita la sede della Prefettura, viene aperto il “Gran Caffè”. Affacciato direttamente su Piazza Plebiscito e Palazzo Reale, il Caffè diventa in breve tempo il salotto del bel mondo cittadino. La fama dovuta all’opera dei migliori pasticceri, gelatai e baristi provenienti da tutta Europa procura subito al Caffè la benevolenza della famiglia reale e il riconoscimento per decreto di “Fornitore della Real Casa”, onorificenza tributata dai Borbone soltanto ai migliori fornitori del Regno delle due Sicilie.Nel 1885 il Gran Caffè sembra essere sul punto di chiudere, ma di lì a poco le sue sale sarebbero state aperte ai napoletani e ai viaggiatori in una nuova più grande magnificenza. Nel 1890, infatti, Mariano Vacca, uomo avveduto e frequentatore di artisti e attori, prende in fitto i locali della Foresteria e ne affida la ristrutturazione all’architetto Antonio Curri, docente di Architettura, nonché Ornato nella Real Università di Napoli e professore onorario dell’Istituto di Belle Arti. Grazie alla perizia di più di quaranta tra artigiani e artisti, il Caffè diventa uno scrigno prezioso di opere d’arte: le sale vengono decorate con i marmi di Jenny e Fiore, gli stucchi del Bocchetta, i bassorilievi del Cepparulo e le tappezzerie del Porcelli; le pareti decorate dai più importanti paesaggisti napoletani.Il Caffè diventa una preziosa galleria d’arte nel cuore nobile di Napoli e viene valorizzata con l’ultima conquista della modernità, l’illuminazione elettrica. Per festeggiare la rinascita, il Caffè viene ribattezzato “Gran Caffè Gambrinus”, in nome del leggendario re delle Fiandre inventore della birra. L’intenzione è quella di fondere nell’immaginario le due più famose bevande d’Europa: la birra, nordica, bionda e fredda, e il caffè, scuro, bollente, piacere tipicamente napoletano. Inaugurato ufficialmente il 3 novembre 1890, il Gran Caffè Gambrinus diventa da subito il cuore della vita mondana, culturale e letteraria della città.“
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Da un’idea di Luciano Pignataro, un evento organizzato e fortemente voluto da Luigi Savino in collaborazione con Romina Sodano, sempre splendida nella sua spontaneità, conduttrice della kermesse in un delizioso abito grigio e raffinati accessori.
La farina ORO lunga lievitazione di Antimo Caputo è stata la base delle creazioni dei maestri pasticceri, un panettone e un pandoro gluten free , sempre con farina dell’azienda Caputo,sono stati realizzati da Marcello Avitabile, già tre volte campione del mondo della pizza gourmet senza glutine.
Il sommelier Gabriele Massa ha consigliato i seguenti abbinamenti:
Azienda Vinicola Sorrentino– Boscotrecase (NA) – Passito del Vesuvio IGT Cru Fior di Ginestre per i dolci di :
Rosanna Marziale, Sal de Riso, Sabatino Sirica, Pasticceria Gambrinus.
Cantine Grotta del Sole– Quarto (NA) Lacryma Christi Vesuvio D.O.C.Spumante Dolce Charmat lungo, per i panettoni di:
Carmen Vecchione, Anna Chiavazzo, Marcello Avitabile, Stella Ricci, Gennaro Volpe,Enzo Crivella.
Azienda Vitivinicola Villa Matilde – Cellole (CE) – Eleusi Passito IGT Falanghina 100%, in abbinamento ai dolci di:
Alfonso Pepe, Rosanna Marziale, Sabatino Sirica, Pasticceria Gambrinus.
Immancabile e richiestissimo il sabrage di Gabriele Massa e Paola Sorrentino che hanno salutato gli ospiti e dato inizio al buffet.
La pasticceria del Gambrinus ha presentato per l’occasione il “Vesuvio” , un dolce golosissimo, involucro di pasta a spirale come le sfogliate ricce con un ripieno di pastiera, una vera delizia che ha riscosso un grande successo.
Non avendo potuto assaggiare tutto, posso fare una classifica personalissima,di alcuni dolci, non me ne vogliano i maestri pasticceri, ma ognuno ha il suo palato…
1) Panettone al cappuccino di Stella Ricci, soffice, profumato, equilibrato, una vera novità.
2) Panettone gluten free di Marcello Avitabile, incredibilmente buono, leggero, giusta umidità della pasta.
3) Panettone al pisto di Anna Chiavazzo, profumato, morbido, di grande personalità.
Una citazione a parte merita il Divino Amore del Maestro Sirica : non amo le paste di mandorla, tipiche del periodo natalizio, ma vi assicuro che questo dolcetto mi ha sorpreso per la sua fragranza, lo zucchero esterno era sottile e delicato, l’interno un tripudio di golosità.
Assaggerò tutti gli altri prossimamente, dopotutto questo sacrificio qualcuno deve pur farlo, no?
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