Niek Beute, che ha lavorato nei migliori ristoranti in Francia e nei Paesi Bassi, subito dopo la sua nomina ha dichiarato: “Lo Champagne è più dell’espressione del suo territorio e della sua storia: è il risultato dell’integrazione tra la natura e le conoscenze tecniche dei vigneron. Una sinergia che rende questo vino assolutamente unico”.
La giuria, composta da professionisti del mondo del vino degli otto paesi partecipanti alla competizione, con il giornalista enogastronomico Enzo Vzzari a rappresentare l’Italia, ha commentato: “Beute è un amante dello Champagne che si esprime con passione e trasmette le sue conoscenze con un’innata disinvoltura”.
Finalista italiana Claudia Bondi, sommelier e wine consultant fiorentina. Gli italiani vantano da sempre un’ottima tradizione in questa selezione, con un trofeo europeo assegnato nel 2010 al milanese Marco Chiesa, il secondo posto di Chiara Giovoni dello scorso anno e due terzi posti, conquistati nel 2007 da Nicola Roni di Lanciano e nel 2009 dal senese Marco Anichini.
Secondo classificato Timothée Hall, concorrente britannico e direttore di Scala Wine, mentre il premio speciale è stato attribuito alla candidata austriaca, Christine Mayr, docente all’Accademia del Vino in Austria.
I trofei sono stati consegnati il 25 ottobre, in occasione della serata di gala tenutasi nelle cantine del Castello Pékin a Epernay, alla presenza di Pascal Férat, presidente del Syndacat Général des Vignerons de la Champagne e Jean-Marie Barillère, presidente dell’Union des Maisons de Champagne.
Dal 21 al 25 ottobre, gli otto finalisti nazionali hanno trascorso una settimana di formazione, che ha offerto loro opportunità di scambio con i professionisti champenois e la possibilità di condividere le proprie esperienze con i rappresentanti dei diversi paesi europei.
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