Donatella Bernabò Silorata e Maurizio CorteseDi Donatella Bernabò Silorata

C’erano E’Curti di Sant’Anastasia, la signora Angelina in cucina ed il figlio Enzo col suo nucillo e il chinotto biologico; c’era Luciano Di Meo con i suoi prosciutti di nero casertano, dalla Masseria dei Trianelli al centro antico di Napoli. E poi le ricottine, le provole e la mozzarella di Mimmo La Vecchia del Casolare di Alvignano. Nei calici il Fiano di Fattoria La Rivolta. Tutti insieme nel cortile dell’hotel Piazza Bellini (luogo magico nella Napoli che non t’aspetti), davano il benvenuto a Corteseway.it, il nuovo progetto di Maurizio Cortese che, dalla scrittura ha deciso di passare alla consulenza, per regalare agli altri “personal food experience”. È questa la base line di Corteseway che nasce come indirizzo web per viaggi su misura, itinerari tailor made, consulenze e corsi di cucina. Di food experience, Maurizio Cortese ne ha collezionate negli anni; ha allenato il palato con Alfonso Iaccarino, il suo maestro: tra gli orti e i giardini di limone della Penisola Sorrentina è cresciuto, con gli anni è diventato amico di grandi chef e piccoli produttori; ha scovato i talenti nelle pizzerie della Campania, quando ancora nessuno ne parlava; ha valorizzato gli artigiani del gusto, quelli che coltivano sogni e passioni, Il Presepe degli Chefche non imboccano scorciatoie. Negli anni ha inanellato incontri, storie, esperienze. Un patrimonio che oggi, al giro di boa dei 50 anni, ha deciso di mettere in Corteseway: il progetto è un work in progress, sarà disponibile presto in sette lingue per accogliere richieste da tutto il mondo. Al centro c’è la Campania bella e buona da viaggiare, scoprire, godere: non solo sapori, ma anche arte, archeologia, artigianato. Non a caso, ad accompagnare Corteseway, c’era il Presepe degli chef: idea originale e invenzione di Maurizio Cortese, realizzata dal maestro Marco Ferrigno di San Gregorio Armeno. Il primo ed unico presepe popolato dalle star dei fornelli: da Vissani a Bottura, da Marchesi a Iaccarino. Venticinque cuochi italiani. Tutti in giubba da chef, ciascuno con un dettaglio da scoprire: Ciccio Sultano con la cassata, Niko Romito circondato di capre e pecore; Alfonso Iaccarino con un piatto di spaghetti al pomodoro e il suo cane da caccia che solleva la gamba e fa pipì sule scarpe rosse di Vissani (a ricordare una vecchia querelle tra i due chef sull’utilizzo del pomodoro in cucina). E poi Andrea Berton col carretto del trasloco; gli chef divi televisivi Cracco, Scabin e Cannavacciuolo; il nostrano Alfonso Caputo e Angelina Ceriello dell’osteria E’Curti di Sant’Anastasia. Ed ancora Uliassi che mostra la guida Gambero Rosso ben cancellata. E sopra tutti, in bella vista su un balcone, a godersi lo spettacolo anche le statuine dei critici gastronomici di Enzo Vizzari e Stefano Bonilli. L’idea è quella di creare una sorta di guida gastronomica in 3D, <sarà “aggiornato” con volti nuovi ogni anno>, dice Maurizio Cortese. Le foto intanto hanno fatto il giro del web, gli chef si sono divertiti e già si domandano: chi ci sarà il prossimo anno?


Foto di DP Studio