Intervista a Luigi Solito, gallerista Spazio Nea
Quale rapporto lega l’arte al vino?
Il connubio è fuor di dubbio molto forte. Il legame, a mio avviso, avviene in modo naturale, poiché in entrambi i casi occorre trascendere, andare oltre, verso un altro senso, talvolta invisibile in apparenza. Oltre tutto, il legame tra l’arte e il vino trova molte testimonianze nella storia e nelle opere dell’uomo. Ed è proprio l’uomo l’elemento essenziale, in quanto egli diventa “canale” di collegamento tra le due dimensioni.
Quanto l’uno può influenzare l’altro mondo?
A mio avviso essi possono essere energia reciproca, spinta propulsiva. Gli incroci tra arte e vino possono generare spunti unici ed al contempo difficili da descrivere in parole. La cosa più interessante, a mio avviso, è che in entrambi c’è un percorso di “conoscenza”, in grado di condurre a destinazioni assolutamente diverse a seconda di chi e con quale approccio si appresta al percorso..
In quale rapporto Tecnica e Genio incidono in entrambe le sfere?
La tecnica è sicuramente essenziale, ma ciò che fa veramente la differenza, in tutte le attività dell’uomo, è il colpo di genio, quel miracolo in grado di trasformare un qualcosa in un’entità unica ed inimitabile.
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