Casertavecchia è un borgo medievale che da solo basterebbe a dare spessore e risalto alla zona, purtroppo attualmente vive in uno stato di semi-abbandono e con un’offerta turistica, costretta tra il caos dei venditori abusivi, il degrado e le stancanti proposte enogastronomiche spesso basate su menu a basso costo e di bassa qualità.
Fortunatamente all’interno del borgo, proprio a pochi passi dal castello, il ristorante Gli Scacchi di Gino e Marilena Della Valle si propone, con la sua cucina accurata e legata ai prodotti ed alle tradizioni del territorio campano, per ridare un tono alla cultura e bellezza di questi luoghi.
Gli sforzi di Gino e Marilena sono stati ricompensati con la consegna della Chiocciola, riconoscimento simbolo della politica di Slow Food, che premia i ristoratori che offrono una cucina di qualità, caratterizzata dall’attenzione per le materie prime, i vini ed i formaggi, e che non dimentica le radici locali.
Ed è così che la sera del 25 maggio i padroni di casa hanno ospitato amici nuovi e non, nel ristorante per festeggiare insieme l’importante riconoscimento.
Umiltà, cordialità, cura nei dettagli e simpatia hanno caratterizzato la serata.
In attesa dell’arrivo di tutti gli invitati, Gino ha offerto un delizioso aperitivo in giardino, con brindisi di apertura a base di champagne, accompagnato da ottime polpettine di melanzane e origano con una fonduta di pomodorini, dei mini babà rustici con sfilacci di bufalo e fonduta di provola e delle accattivanti bruschette di pane alle erbe (fatto da loro) sormontate da bucce di melanzane in agrodolce, piacevoli ed insolite.
Poco dopo ci siamo accomodati all’interno dove, portata dopo portata Gino, ha mostrato dedizione e gioia per la conviviale compagnia e Marilena ha deliziato gli esigenti palati con la sua cucina
La cena è iniziata con una selezione di 5 antipasti che hanno spaziato tra orto e mare, baccalà, ceci, ortaggi e formaggi, che sono stati sapientemente composti e presentati; a seguire una ben fatta zuppa di primavera nella quale fave, fagiolini, asparagi, patate erano ben riconoscibili. Il tutto allietato dal Santoianni 2009 – Terre del Volturno Igt della Cantina Alepa di Paola Riccio (presente in sala tra gli ospiti); un vino di buona consistenza, dal naso fruttato con sentori di agrumi, e al gusto sostenuto da una buona spalla di sapidità e personalità.
Si è proseguito con un assaggio di pappardelle allo zafferano con ragù bianco di bufalo e con dei tenerissimi straccetti di filetto agli agrumi, questi ultimi accompagnati da un Blaye Côtes de bordeaux di Chateau les Graves del 2000, con base merlot e piccola percentuale di cabernet sauvignon, caratterizzato da una struttura tannica sottile.
Il momento dessert è stato invece allietato dal “Tenimenti” Moncucco di Fontanafredda, un moscato avvolgente, che con la sua bocca densa, persistente ed elegante, ha lasciato una piacevole sensazione di pienezza.
Tra i partecipanti non potevano mancare il presidente di Slow Food Campania Gaetano Pascale, il fiduciario della Condotta di Caserta Francesco Marconi, Vito Trotta, Sabatino Santacroce e Antonio Puzzi, che subito dopo il dolce hanno consegnato a Gino e Marilena la meritata Chiocciola.
Come degna conclusione della splendida serata è stato servito l’intrigante Nocillo di Casa Barone, che lascia un segno positivo ed invita a gustarne ancora, rafforzando il valore delle radici che ci legano al nostro territorio, proprio come la scommessa fatta dai Della Valle, che hanno fiducia nella rivalsa dell’affascinante borgo di Casertavecchia.
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