Di Anna Ruggiero
Ariano Irpino si tinge di gusto con una nuova manifestazione fieristica: “Sud con gusto” che inaugura il nuove centro Fieristico con sale convegni e aree espositive attrezzate. Dal 20 al 22 aprile tante sono state le occasioni di approfondimento e degustazione con laboratori organizzati dalla delegazione dell’Ais di Avellino e dalle condotte di Slow Food Colline dell’Ufita e Taurasi, Taburno e Vulture. Protagonista assoluta la dieta mediterranea e i suoi prodotti. Riconosciuta patrimonio dell’Unesco, la dieta mediterranea è argomento di forte attenzione in questi mesi aiutando a far conoscere eccellenze presenti nelle diverse produzioni, Dal vino all’olio ai formaggi molte le realtà che realizzano prodotti di nicchia con qualità di alto profilo, sovente gestite da giovani imprenditori.
Mancare sarebbe stato un errore sia per la bellezza del panorama che per la possibilità di scoprire novità. Gli amici come sempre non mi abbandonano e si parte per la degustazione.
Sabato giro per la fiera e mi lascio colpire dalla golosità dello stand del peperoncino. Le conseguenze sono state immediate. Più che salutare gli amici della delegazione Ais di Avellino e della condotta Slow Food comincio quasi a piangere. Il soccorso arriva subito e, con una piacevolissima novità.
Un sorso di Aglianico per lenire i primi fuochi ma chi riuscirà a spegnere l’incendio sarà un delizioso dessert composto di panna cotta e olio extravergine d’oliva Regio Dop Irpinia Valle dell’Ufida. La morbidezza della panna si sposa in modo eccellente con questo olio dal profumo delicato. Saluto e mi lascio trasportare dal flusso della fiera. Ci sono molte proposte di formaggi, sia morbidi che stagionati, tante produzioni pugliesi. L’azienda Molino a Vento diventa una lunga sosta e degustiamo tutta la gamma. Povera la mia dieta! E’ la volta dei caprini: dal cacio ricotta fino ad una versione realizzata con latte crudo di capra garganica. Passiamo poi ai pecorini per concludere con gli speziati alle vinacce. Sazi e fieri dei nostri acquisti continuiamo a girare tra gli stand per poi andare a sostare a lungo all’enoteca dell’Aglianico. Qui degustiamo
– Caputalbus Illunis 2005 Doc, Taburno. Aglianico prodotto secondo una antica tecnica locale, l’Acenata con la quale parte della produzione di uva viene infornata a grappoli in contenitori di terracotta e poi messa a fermentare in tini di castagno. Il vino viene poi lasciato in affinamento in barriques per 18 mesi. Si presenta con un bel colore vivo rosso rubino, sentori di frutta secca e speziatura. Al gusto è caldo, secco, tannico, intenso e persistente. Equilibrato e gradevole.
– Perillo Taurasi 2004 Docg, area di produzione Castelfranci e Montemarano, produce un aglianico particolare, detto “a coda di Cavallo”, lavorato senza alcun controllo della temperatura al fine di avere un prodotto dalle spiccate note territoriali. Si presenta con un colore granato con sentori di frutta sotto spirito e di note speziate. In bocca è tannico, caldo, con una forte acidità, un bel corpo strutturato con un gusto intenso e persistente.
– Guastaferro Primum Taurasi 2004, Docg. Seconda annata di produzione per questa azienda che ha vigneti antichi di oltre 150 anni. Si presenta con un bel colore rubino, al naso intenso e complesso con sentori di frutta matura e speziature. Caldo e tannico. In piacevole equilibrio, si fa ribere con gusto.
– Di Prisco Taurasi 2007 Docg. Si presenta con un colore rosso rubino, sentori di frutta e speziatura dolce. Caldo, secco, tannico, di corpo è un vino che lascio nel bicchiere a lungo per assaggiarlo poi.
Degustazione Molettieri.
Prima di ripartire non potevamo mancare alla degustazione dei vini di Salvatore Molettieri.
Salvatore Mollettieri è un icona nella produzione locale. Antico conferitore dell’azienda Mastroberardino, dal 1995 ha scelto di distribuire in modo diretto il suo vino. La nota che lo caratterizza è l’austerità. Degustiamo
Irpinia Aglianico 2008 IGT: Si presenta con un colore rosso rubino dai riflessi granato, tanto limpido da esser quasi cristallino nel bicchiere con una bella consistenza. Al naso è intenso e complesso. Sprigiona sentori invitanti di frutta matura, speziatura e tostatura. Al gusto appare caldo, secco, abbastanza equilibrato, decisamente tannico, intenso e persistente
Taurasi 2006 DOCG. Miglior vino d’Italia nel 2001 lo degusto quasi con timore. Al colore carico del rubino fa da compagno un aspetto assai consistente. Presenta sentori di frutta in confettura e speziatura. Al gusto è caldo, tannico, intenso e persistente con un austerità che rispecchia in modo inequivocabile il suo produttore.
Ringrazio per la pazienza e la disponibilità i responsabili dell’Enoteca dell’Aglianico e dell’ Ais Avellino che ci hanno accompagnato in un percorso molto interessante di degustazione alla scoperta del loro territori.
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