Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale europea di oggi (n. L) il regolamento comunitario n. 1361 del 19 dicembre 2011 con il quale è stata ratificata la registrazione della denominazione “Terre Aurunche DOP” tra i marchi comunitari di protezione delle produzioni agroalimentari tipiche, ai sensi del Regolamento comunitario CE n. 510/06.
E’ così terminato l’iter per il riconoscimento dell’ambito marchio per tutelare questo prestigioso olio extravergine d’oliva. Quella all’olio casertano è la tredicesima DOP della Campania (21 complessivamente sono i marchi DOP/IGP, primato assoluto nel Mezzogiorno), la quinta DOP tra gli oli, dopo quelle del Cilento, Penisola Sorrentina, Colline Salernitane, Irpinia-Colline dell’Ufita.
Il territorio che marca la DOP “TERRE AURUNCHE” è situato nella parte nord della provincia di Caserta, nella zona attorno al vulcano spento del Roccamonfina, nei territori olivetati dei comuni di Caianello, Carinola, Cellole, Conca della Campania, Falciano del Massico, Francolise, Galluccio, Marzano Appio, Mignano Monte Lungo, Mondragone, Rocca D’Evandro, Roccamonfina, San Pietro, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano e Tora e Piccilli.
L’olio extra vergine di oliva “TERRE AURUNCHE”, secondo il disciplinare di produzione, richiede l’impiego di olive provenienti per almeno il 70% dalla cultivar “Sessana”. La Sessana è originaria della zona di produzione (il suo nome deriva dal nome della cittadina Sessa Aurunca, comune più esteso della zona di produzione), mentre le cultivar minori previste (Corniola, Itrana e Tonacella) sono originarie dei territori confinanti e rappresentano un altrettanto importante patrimonio della biodiversità locale.
L’olio extra vergine di oliva “Terre Aurunche” al momento dell’immissione al consumo presenta ottime caratteristiche fisiche, chimiche ed organolettiche, con acidità inferiore a 0,60 e un buon contenuto in polifenoli; gusto dai toni buoni di amaro e piccante, colore che va dal giallo paglierino al verde più o meno intenso. Tali caratteristiche, oltre alla particolare composizione varietale della cultivar Sessana, si devono anche alla contemporanea presenza di un clima mite e di un terreno di natura vulcanica, ricco in macroelementi e microelementi essenziali alla produzione di olive e di olio di qualità.
La superficie degli oliveti interessati alla DOP è stimata in circa 6.000 ettari, per una produzione annua media di olio pari a circa 18.000 quintali annui. Le aziende imbottigliatrici interessate alla produzione dell’olio DOP sono 15. Il fatturato medio annuo è stimato in 2 milioni di euro, valutando che la DOP interesserà, in fase di avvio, il 10 % della produzione.
Sarà l’ISMECERT di Napoli ad effettuare i controlli per la certificazione del prodotto, così come indicato dal Consorzio promotore.
Fonte: Sito web Regione Campania
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