Gena Iodice della Compagnia del Ragù di Giugliano è uno chef innovativo che ama osare nelle sue creazioni. I Campi Flegrei e Giugliano sono il suo territorio sempre presente nei suoi menù. Venerdì 28 ottobre, nell’ambito del ciclo di serate a tema “I Venerdì della Compagnia” la serata è stata dedicata all’Asprinio di Aversa ed ai prodotti dei Campi Flegrei con i vini della casa vitivinicola Grotta Del Sole, presentati dall’enologo e amministratore delegato della società Francesco Martusciello.
Che cos’è l’Asprinio?
L’Asprinio è un vitigno tipico dell’Agro Aversano, molto particolare per il gusto “aspro” e per le modalità di crescita del vitigno ad alberata, in quanto la vite cresce in altezza appoggiandosi ad alberi di pioppo. Il suo vino risulta essere agrumato, secco, fresco e particolarmente adatto per la realizzazione di spumanti.
Grotta del Sole come azienda si èd distinta nel tempo per l’impegno nel recupero di antichi vitigni e organizza da alcuni anni un appuntamento periodico per la vendemmia dell’Asprinio. Le immagini mostrate l’altra sera da Francesco Martusciello raccontano del lavoro e della passione per un vigneto, hanno affascinato ed incuriosito i partecipanti. Francesco ha raccontato come sia singolare l’altezza del vitigno che può raggiungere i 20 metri di altezza e della maestria, quasi circense, dei contadini che con scale altissime strappano (e non tagliano) i grappoli per il raccolto. Le stesse scale sono personalizzate e il loro trasporto è estremamente complesso visto il peso e l’altezza. Solo gli operai anziani riescono con naturale equilibrio a sollevarle con la forza delle loro braccia e a trasportarle. I grappoli pieni e dal colore giallo verdolino sono riposti nelle ceste e poi trasportati per produrre spumante.
Il menù e l’abbinamento con i vini Grotta Del Sole
Gena ha voluto interpretare la tradizione di Giugliano preparando sia in antipasto che nel primo due piatti con del baccalà.
L’Asprinio Spumante Grotta del Sole – Metodo Martinotti è stato abbinato agli antipasti che prevedevano una frittura di mare in tempura arricchita di mandorle per le alici e di zafferano per i calamari. Ha seguito poi una zuppetta di fagioli tondini, della zona di Villaricca, con castagne e guanciale in memoria della cucina popolare del giuglianese, quando il profumo dei legumi lasciati a cuocere di fianco al camino inondava la casa.
Il primo piatto è un esperimento estremamente complesso per la varietà e complessità di gusto e preparazione: ravioloni ripieni con baccalà e fonduta di ricotta di bufala su letto di broccoletti, cozze e capperi al quale è stato abbinato la Falanghina dei Campi Flegrei Doc Grotta del Sole.
Nella scelta del secondo piatto è stato scelto di valorizzare la tradizione familiare del territorio ed è stato proposto un piatto a base di maiale, cotto al forno, nappato con fonduta di mozzarella con pistacchi e polenta croccante al quale è stato abbinato il piedirosso riserva di Grotta del Sole Montegauro Piedirosso dei Campi Flegrei 2008.
Infine il dessert è stato dedicato alle mele annurche il cui profumo e produzione erano un tempo proprie del territorio in abbinamento con lo spumante Grotta del Sole – Lacrima Cristi del Vesuvio.
Le sorprese
La serata dedicata all’Asprinio di Aversa è stata però ricca di ospiti che a vario titolo sono impegnati nella tutela e valorizzazione dei Campi Flegrei.
Ospiti della serata Rosario Mattera, presidente dell’evento archeoenogasgtronomico Malazè, Anna Ciotola, referente Campi Flegrei dell’AIS Napoli, Salvatore Di Matteo della pizzeria Di Matteo.
Anna Ciotola neo nominata referente dei Campi Flegrei ha accolto con gioia l’invito a festeggiare con noi la sua nomina e con la sua naturale disponibilità e in supporto allo staff del ristorante, ha introdotto ai partecipanti la tecnica dell’avvinamento e le sue modalità. Il pubblico in sala si è incuriosito e ha colto l’occasione per qualche domanda.
Il commento degli ospiti
Il racconto e la visione delle immagini dell’asprinio ha suscito grande curiosità e molti hanno manifestato il loro interesse a visitare i vigneti. Molti hanno raccontato di aver ritrovato ricordi della loro infanzia e della loro famiglia nei sapori e nei racconti di Gena.
L’augurio
I territori sono la somma di esperienze, tradizioni, prodotti, eventi solo se vengono raccontati, valorizzati e vissuti. Creare curiosità e interesse è la motivazione che spinge Gena Iodice e molti operatori a far conoscere i territori nei quali si vive con il loro lavoro.
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